Oggi l'Italia è «sotto pressione» - spiega Luca Cazzulani, vicecapo per Unicredit delle strategie sul reddito fisso - «è ragionevole che vi sia attenzione per la possibilità di elezioni più anticipate rispetto a quanto i mercati scontavano». Salgono anche i differenziali di Spagna e Portogallo, certo, ma in misura minore, a riprova di una specificità italiana che pesa sullo spread.
Il capo analista di un primario istituto, che chiede di non essere citato, spiega che oltre alle vendite accentuate ci sono «volumi abbastanza alti» di scambi sul decennale, perché «il tema politico di luglio ha avuto subito eco all'estero, è una data molto vicina ed elezioni in estate sono percepite come più complesse».
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