Conti e Ue, Bruxelles apre su tempi più lunghi. L'Fmi: il patto di stabilità va rivisto

Conti e Ue, Bruxelles apre su tempi più lunghi. L'Fmi: il patto di stabilità va rivisto
di David Carretta
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Martedì 31 Gennaio 2017, 08:51

BRUXELLES Mentre il Fondo Monetario Internazionale chiede di cambiare un Patto di Stabilità che non funziona, il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, ieri ha usato l'allarme spread sui titoli italiani per giustificare la richiesta al governo di Paolo Gentiloni di una manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro.

«L'indebitamento significa la dipendenza dai tassi di interesse e occorre sorvegliare la loro evoluzione su scala internazionale nel momento in cui arriva una nuova amministrazione americana», ha detto Moscovici, rispondendo ad una domanda sulle critiche avanzate da Matteo Renzi alle lettere della Commissione. L'esecutivo comunitario ha minacciato una procedura contro l'Italia se non ci sarà una correzione di almeno lo 0,2% di Pil, lasciando poco spazio a compromessi. «È stata scritta una lettera, che fornisce un'analisi e delle cifre. Siamo in contatto con le autorità italiane. Con Pier Carlo Padoan lavoriamo in modo costruttivo. Aspetto la sua risposta», ha detto Moscovici.

La Commissione non si aspetta un richiesta di rinviare la scadenza di domani, quando il governo dovrà fornire le informazioni su misure e tempi della manovra correttiva. Secondo una fonte comunitaria, le discussioni con Padoan hanno prodotto «segnali costruttivi».

PORTA STRETTA
Più che sull'ammontare della manovra, la Commissione potrebbe fare concessioni al massimo sui tempi di adozione, accettando un rinvio fino al Def ma a condizione che arrivino impegni scritti sul rispetto del Patto. Moscovici ha voluto dare una lunga risposta alle critiche che sono arrivate da Renzi. Le lettere della Commissione sono «legittime», ha spiegato il commissario: «Queste regole sono le nostre regole comuni e sono accettate da tutti». L'obiettivo dell'esecutivo comunitario è fare in modo che l'Italia tenga «sotto controllo il suo indebitamento, perché è cosa buona per l'economia».

Il richiamo allo spread non è casuale: in un contesto di mercati volatili per la situazione geopolitica globale e l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, i rendimenti sui titoli italiani sono cresciuti in modo costante, arrivando a quota 233 punti base. Con la Bce che a marzo ridurrà gli acquisti del Quantitative Easing a 60 miliardi, lo spread tra Btp e Bund tedeschi preoccupa. Inoltre, secondo Moscovici, ci sono ragioni di giustizia sociale: «ogni euro consacrato al rimborso del debito pubblico, è un euro perso per l'economia e per i servizi pubblici» e «l'indebitamento è una tassa sulle generazioni future». La Commissione agisce «con buon senso e nell'interesse generale», ha detto Moscovici.

In passato sono state trovate «soluzioni comuni sulla base delle nostre regole, tenendo conto della situazione reale dell'Italia e accordando le flessibilità» per riforme strutturali, investimenti, rifugiati e terremoti. «Se continuiamo con questo spirito, troveremo delle soluzioni», ha detto Moscovici. Una dura critica al Patto e al modo in cui la Commissione lo interpreta è arrivata ieri dal Fondo Monetario Internazionale. In un working paper, l'istituzione di Washington sottolinea che «il Patto di Stabilità e Crescita non ha impedito un deterioramento costante delle posizioni di bilancio degli Stati membri». Tra il 1998-2015 «il deficit ha superato il tetto del 3% del Pil in più di tre quarti del totale dei paesi».

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