Boccia ha poi raccontato che quando ha incontrato il capo della Confindustria francese «la sua prima domanda è stata sull'incertezza politica. Gli ho detto che quella è l'unica certezza in Italia, ma ce la facciamo lo stesso. È una ventata di ottimismo».
«La Brexit è il passato, il futuro è l'Europa», ha sottolineato ancora il presidente di Confindustria. «Abbiamo bisogno di maggiore democrazia nella Ue - ha continuato Boccia - c'è la necessità di una Europa dei popoli più integrata e consapevole delle sue potenzialità. Abbiamo bisogno di una Europa della crescita e non solo dei saldi di bilancio».
«Non c'è solo Francia e Germania: l'Italia deve essere coprotagonista della politica di sviluppo della difesa europea», ha poi proseguito Boccia. «Sono convinto che tutti assieme - ha aggiunto - dobbiamo fare dell'Europa il luogo dell'industria più competitiva al mondo».
«Forse - ha affermato ancora Boccia - occorre riprendere una logica politica cara al Presidente Theodore Roosevelt, la politica del bastone. Roosevelt diceva: "Parla dolcemente e portati sempre un bastone". Se vogliamo vincere la sfida» della globalizzazione «e esserne protagonisti il bastone per noi è l'Europa. A fronte della maggiore competitività di altri Paesi, se vogliamo competere, non possiamo agire come singoli Paesi».
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