La Bce conferma che il piano di acquisto titoli da 60 miliardi al mese si è già trasferito sui tassi bancari, favorendo famiglie ed imprese. Naturalmente, la banca centrale europea mette nuovamente l'accento sulla collaborazione dei paesi membri e sulla necessità di proseguire con le riforme, ritenute “cruciali per migliorare la crescita potenziale”
Le previsioni della Bce sono largamente positive e ipotizzano per l'Italia un +10% di pil nel lungo periodo, se saranno portate avanti le riforme strutturali e se vi saranno degli interventi significativi su lavoro e mercati dei beni, che allineino il Paese alle best practice dell'Ue. In caso di attuazione di entrambe le riforme, sono attesi “benefici anche più ampi in termini di pil”.
Riguardo il Patto di stabilità, invece, la Bce ha avvertito Italia e Belgio che ”continua ad esserci una deviazione significativa dallo sforzo strutturale richiesto dalla regola del debito” e sottolineato che esiste il rischio che tale regola “venga accantonata”.
In particolare per l'Italia, la correzione di 0,2 punti di pil resta inferiore agli 0,4 punti auspicati dall'UE, anche se tale scostamento fa parte della “flessibilità” garantita al Paese come contropartita delle riforme strutturali attuate sinora.
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