Bayer, nota per l'Aspirina e l'Alka-Seltzer ma da tempo impegnata anche nel comparto agricolo con la produzione di sementi e fitofarmaci, ha innalzato l'offerta da 127,50 a 128 dollari ad azione e ha aumentato a 2 miliardi la commissione da pagare se l'Antitrust dovesse bocciare l'operazione. L'offerta totale per Monsanto sarebbe dunque di 66 miliardi di dollari incluso il debito. L'annuncio ufficiale è atteso oggi. La finalizzazione dell'operazione è prevista entro la fine del 2017.
L'assalto a Monsanto è stato dettato dalle aggregazioni realizzate o in corso nel settore che ha visto protagonisti giganti rivali quali Dow Chemical, DuPont e Syngenta a causa di «prezzi dei cereali in calo e mercati instabili nei paesi emergenti», come spiega il sito del settimanale tedesco Der Spiegel.
I gruppi puntano ad affrontare la situazione puntando sulla «grandezza»: «fra l'altro il gigante chimico cinese ChemChina sta acquisendo lo specialista svizzero delle sementi Syngenta per 43 miliardi di dollari» e «già alla fine del 2015 è stata avviata la fusione di Dow Chemical e DuPont», ricorda lo Spiegel. In particolare, per Bayer, «il comparto degli anticrittoamici è in pericolo in quanto il settore è colpito da un'ondata di fusioni», conferma il quotidiano economico tedesco Handelsblatt prevedendo che, grazie a Monsanto, il gruppo tedesco diventerebbe «incontrastato leader di mercato nei fitofarmaci e nelle sementi e sarebbe per anni avanti alla concorrenza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA