Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato a febbraio sono state invece pari a 27,5 miliardi, in aumento del 3,4% (0,9 miliardi) rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Nel primo bimestre dell'anno, le entrate tributarie sono aumentate del 6,6 per cento (3,8 miliardi), collocandosi a 61,8 miliardi. Una parte dell'aumento riflette disomogeneità contabili che riguardano gli incassi dell'IVA e le ritenute Irpef. È quanto emerge dal supplemento finanza pubblica del bollettino statistico di Banca d'Italia.
A febbraio l'aumento del debito è così risultato del 2% rispetto al livello segnato nel febbraio 2015, quando si era attestato a 2.170 miliardi.
Non siamo però ancora a un record assoluto. Nel 2015 a maggio il debito aveva toccato i 2.219 miliardi. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 21,2 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,2 miliardi; quello degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.
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