Banche fallite, slittano a febbraio i due decreti sugli indennizzi

Banche fallite, slittano a febbraio i due decreti sugli indennizzi
di Michele Di Branco
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Mercoledì 6 Gennaio 2016, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 10:49
Slittano gli indennizzi destinati agli investitori che hanno perso il proprio denaro puntando sulle obbligazioni subordinate offerte dalle 4 banche fallite e poi salvate il 22 novembre scorso dall'intervento del governo. La squadra di tecnici al lavoro sull'asse Tesoro-Giustizia sta mettendo a punto, non senza difficoltà, la coppia di decreti che stabiliranno le modalità attraverso cui ristorare, almeno in parte, chi è stato indotto con argomenti non veritieri a sottoscrivere i bond. Una volta individuati i criteri, saranno affidati all'Anac guidata da Raffaele Cantone che dovrà gestire gli arbitrati giudicando caso per caso le singole vicende di chi farà ricorso. La partita non è affatto semplice e sfiora anche profili costituzionali. Inoltre fonti vicine al dossier ribadiscono in queste ore quanto affermato ormai da settimane. E cioè che i 100 milioni sul piatto (ma al Fondo di solidarietà potrebbero aggiungersi altre risorse ricavate dall'eventuale extra-gettito derivante dalla vendita dei crediti svalutati degli istituti) potranno accontentare solo una parte minoritaria dei 10 mila investitori interessati, considerato che il danno ”identificato” dai nuovi amministratri delle quattro banche equivale a 330 milioni. I paletti saranno dunque severi, onde escludere dalla platea dei beneficiari chi non sarà in grado di dimostrare, con prove circostanziate, di essere stato raggirato in buona fede. Palazzo Chigi, che pensa ad una sorta di «intervento umanitario» a tutela delle persone socialmente più esposte e indifese, vuole infatti evitare il rischio di creare pericolosi precedenti.

IL COORDINAMENTO
«Chi ha subito danni o è stato truffato deve sapere che lo Stato è dalla sua parte e noi faremo di tutto», ha scandito alcuni giorni fa Matteo Renzi avvertendo comunque che «non è ancora chiaro come sarà stabilito chi, nella vendita dei prodotti subordinati, sia stato effettivamente truffato e chi no». Una formulazione prudente che, com'è logico, si ripercuote sui tempi di realizzazione del lavoro dei ministeri impegnati. In linea teorica ci sono tre mesi di tempo per emanare i decreti ma il Tesoro, avendo peraltro già smentito seccamente un anticipo selettivo degli interventi operato da Banca Etruria per favorire in via prioritaria alcuni suoi clienti più esposti, ha ribadito per bocca del viceministro Enrico Morando che «bisogna fare presto». Una volontà che però si scontra con l'oggettiva difficoltà dell'operazione e con il fatto che il governo in questa fase è impegnato anche nella delicata partita che riguarda l'Ilva. Appare dunque fortemente a rischio la dead-line di metà-fine gennaio che era filtrata in queste settimane e la chiusura della vicenda potrebbe così slittare a alla prima decade di febbraio. Da più parti viene anche sottolineato che i tempi potrebbero dilatarsi in modo da poter costruire perfettamente un robusto coordinamento che faccia funzionare il triangolo Bankitalia-Consob-Anac.

La camera arbitrale dell'organismo guidato da Raffaele Cantone, si fa notare, non ha competenze bancarie e finanziarie e dovrà per forza avvalersi della collaborazione di Bankitalia e Consob che hanno raccolto l'invito del Capo dello Stato per una comune azione fra istituzioni. In ogni caso, ribadisce chi lavora all'operazione, gli indennizzi («che avranno un limite massimo per tutti») finiranno esclusivamente nelle mani di chi ha comprato le obbligazioni subordinate delle banche (e non le azioni), purché si tratti di persone fisiche oppure di imprenditori titolari di ditte individuali. E, in linea di massima, trova conferma l'ipotesi del risarcimento pieno per i 1.100 investitori che hanno perduto più del 50% del loro risparmio. Vale a dire, complessivamente, 27 milioni. Un sostegno economico robusto andrà invece ai circa 1.600 che, impegnando oltre il 30% delle proprie sostanze, hanno visto evaporare 94 milioni.