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L'iniziativa è una risposta alle critiche piovute da più parti contro Jeff Bezos, e incassa un plauso bipartisan: il senatore democratico ex candidato alla Casa Bianca, Bernie Sanders, loda la scelta e tende la mano ad Amazon, dicendosi disposto a lavorare insieme per fare pressione in Congresso e su altre aziende americane. Soddisfatta anche l'amministrazione di Donald Trump, che ad Amazon e Bezos non ha mai risparmiato duri attacchi: salari più elevati sono «fantastici, sono a favore» dice il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, convinto che la revisione al rialzo non creerà pressioni inflazionistiche. «Abbiamo ascoltato le critiche, abbiamo riflettuto su cosa volevamo fare e abbiamo deciso» afferma Bezos annunciando la rivoluzione dei salari. «Siamo contenti di questi cambiamenti e incoraggiamo i nostri rivali e le altre aziende che impiegano un numero elevato di dipendenti a unirsi a noi» aggiunge il patron di Amazon, ringraziando Sanders per l'appoggio ricevuto. Il senatore democratico è da mesi una delle voci più critiche di Bezos, contro il quale ha avviato di recente una dura battaglia introducendo fra l'altro il progetto di legge BEZOS Act (Stop bad Employers by Zeroing Out Subsidies). Si tratta di un provvedimento per tassare le grandi aziende che hanno dipendenti costretti a chiedere aiuti pubblici per arrivare alla fine del mese a causa di salari troppo bassi. L'aumento dei salari di Amazon rientra, secondo alcuni osservatori, anche nella nuova realtà americana della piena occupazione, che impone alla grandi aziende di offrire stipendi competitivi per attirare e mantenere dipendenti. Il colosso di Bezos, così come gli altri giganti delle vendite al dettaglio, si sta attrezzando in vista delle festività e ha iniziato la loro campagna di assunzioni a tempo determinato. Salari competitivi offrono ad Amazon un margine di vantaggio: Walmart ha annunciato in gennaio un aumento degli stipendi a 11 dollari l'ora, mentre Target offre 12 dollari l'ora da settembre e prevede di salire a 15 entro il 2020.
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