Alitalia, partono mille licenziamenti: già disattivati i badge elettronici. La protesta dei sindacati

Alitalia, partono mille licenziamenti: già disattivati i badge elettronici. La protesta dei sindacati
di Giulio Mancini
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Sabato 1 Novembre 2014, 05:57 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 21:05
Per quasi mille lavoratori di Fiumicino da ieri è scoccata l'ora X. L'Alitalia-Etihad ha avviato l'operazione di mobilità per addetti al check-in, personale di scalo, piloti ed assistenti di volo, come previsto dal piano di esuberi elaborato dopo l'acquisizione da parte della società degli Emirati Arabi del 49% dell'ex compagnia di bandiera italiana.

Stanno arrivando da ieri, infatti, le lettere di congedo definitivo e con esse la disabilitazione automatica del badge elettronico che consente di entrare nei luoghi riservati agli addetti ai lavori. Entro la fine della prossima settimana la notifica del provvedimento raggiungerà tutti i lavoratori individuati dalla lista degli esuberi e che attualmente operano all'interno delle palazzine dell'area tecnica del ”Leonardo da Vinci”, che ospitano gli uffici, i varchi-equipaggi e l'aerostazione di Alitalia.



La mobilità riguarda 994 operatori, anche se circa la metà dei dipendenti confida nella ricollocazione nel circuito lavorativo attraverso società collegate al comparto volo, come indicato nell'accordo sottoscritto dai sindacati il 24 ottobre scorso.



PRESIDIO

Si temevano scontri o reazioni disperate. Per questo motivo i carabinieri della Compagnia Aeroporti ieri hanno tenuto d'occhio, con grande discrezione, i palazzi e le strutture dell'Alitalia. Non c'è stato bisogno dell'intervento dei militari perché le operazioni sono avvenute senza gesti plateali di protesta.



Nel dettaglio ad essere licenziati sono 879 dipendenti di terra, 61 piloti e 54 assistenti di volo. Il totale fa, appunto, 994 persone. Fanno seguito ai ”fuoriusciti” della prima fase, quella volontaria di luglio scorso, che aveva coinvolto 713 lavoratori, di cui 143 pensionabili e 570 volontari.



Stando all'intesa sottoscritta dai sindacati, tranne la Cgil, per circa quattrocento persone di quelle poste in mobilità dovrebbe prendere corpo il piano di ricollocazione che verrà attuato nei prossimi mesi dai vertici della nuova compagnia.



I RICOLLOCATI

Da fonti Alitalia si sottolinea che circa duecento lavoratori dovrebbero essere assunti dalla Atitech, l'azienda di manutenzione degli aerei di corto e medio raggio proprietà della compagnia. Proprio Atitech, con l'ingresso di Etihad nel capitale di Alitalia, ha l'opportunità di ampliare il proprio business con la manutenzione degli aerei a lungo raggio, oltre a quella dei velivoli a corto e medio raggio già effettuata presso gli hangar di Capodichino.



Qualche pilota invece, secondo il piano di ricollocazione, potrebbe finire in Etihad anche se su questo punto nei giorni scorsi sono esplose roventi polemiche da parte di alcune sigle sindacali. Secondo alcuni esponenti dell'Usb «Etihad in varie città italiane ha dato il via alle selezioni per il personale che intende assumere in vari ruoli». Per contro, il sindacato fa notare come «Alitalia abbia considerato la maggior parte del personale in esubero senza aprire le porte delle selezioni e del ricollocamento presso Etihad, dato che sono stati posti dei requisiti che precluderebbero l'accesso di tanti lavoratori».