Alitalia, intesa su cassa integrazione: numero si riduce a 1.480

Alitalia, intesa su cassa integrazione: numero si riduce a 1.480
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Lunedì 23 Aprile 2018, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 19:41
Accordo raggiunto al ministero del Lavoro tra Alitalia e sindacati sulla procedura di proroga della cassa integrazione straordinaria (Cigs) in scadenza il 30 aprile. Lo riferiscono fonti sindacali al termine del confronto. La nuova cigs, che durerà altri sei mesi a partire dal primo maggio, interesserà 1.480 dipendenti, un numero che si riduce sia rispetto agli attuali lavoratori in cigs (1630), sia rispetto alla richiesta iniziale dell'azienda (1680). La cigs sarà a rotazione, mentre per meno di 300 (ma il numero verrà definito nei prossimi incontri) sarà a zero ore.

Intanto Bruxelles vuole vederci chiaro sul prestito ponte da 900 milioni di euro concesso ad Alitalia. Come già reannunciato a metà aprile la Commissione europea ha avviato un'indagine per valutare se il prestito costituisca o meno un aiuto di Stato e verificare che sia in linea con le norme Ue sugli aiuti alle imprese in difficoltà. Lo riferisce una nota dell'Antitrust comunitario. Dunque mentre su attende il decreto che prorogherà di sei mesi l'iter di vendita dell'ex compagnia di bandiera si fa strada l'avvio della procedura per aiuti di Stato, peraltro da molti ipotizzata sin dal primo momento.

A Bruxelles dunque i dubbi hanno prevalso sulle spiegazioni ricevute. Primo tra tutti l'entità dei tassi con cui il prestito è stato concesso, poiché le regole europee impongono che siano esattamente corrispondenti a quelli di mercato. A seguire la durata, che, sempre secondo le regole, non deve superare i sei mesi. E nel caso di Alitalia c'è uno "sforamento" di ben 11 mesi. E, infine, la "consistenza".

«La Commissione ha il dovere di assicurarsi che i prestiti concessi alle compagnie da parte degli Stati membri siano in linea con le regole UE sugli aiuti di Stato. Indagheremo se sia così per Alitalia», ha dichiarato il Commissario europeo alla Concorrenza Margrethe Vestager.

 
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