«Sono incinta», il titolare dello studio milanese assume Simona Carbonella a tempo indeterminato

Il racconto della 32enne: "Ero pronta al peggio, invece sono scoppiata in lacrime"

«Sono incinta», il titolare dello studio assume Simona Carbonella a tempo indeterminato
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Marzo 2023, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 00:21

Nella giorno della festa della donna, una bella notizia: in periodo di prova in uno studio di consulenza da un paio di mesi, a Milano, una ragazza 32enne si è scoperta incinta e , dopo averne parlato con il titolare, anziché sentirsi porre problemi, si è vista proporre un contratto a tempo indeterminato, pronto da firmare. «E' stata una sorpresa - racconta Simona Carbonella -, ero pronta al peggio, ne avevo viste in passato situazioni in cui la gravidanza delle donne era stata fatta pesare sul lavoro. Mi ha detto che non dovevo avere alcun timore, e mi ha proposto all'istante un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Sono scoppiata in lacrime, un'emozione bellissima».

Donne manager: Della Valle, Di Foggia, Morselli. Ecco l'elenco delle più ambite dai cacciatori di teste

8 marzo, Meloni: «Ora una donna a capo di una partecipata, presto avremo una Presidente al Quirinale»

La donna, al quarto mese di gravidanza, sta lavorando nello studio «senza sentire - spiega - alcuna tipo di pressione». Lo studio di consulenza del lavoro, 35 dipendenti, è quello di Alessandro Necchio, con sede centrale a Padova, una filiale a Milano, ed una prossima apertura sempre nella città veneta. «Quando Simona ci ha comunicato che attendeva un figlio - spiega Necchio - ho solo pensato che era una cosa bella.

I valori che mettiamo nella nostra attività sono questi. Non a caso nel progetto delle nuova sede sono previste anche una nursering, per i bimbi delle nostre dipendenti (sono 4, con questo in arrivo) ,e una palestra per tutto il personale». «Io non ho bambini - prosegue Necchio, 42 anni - ma sono figlio di genitori separati. Vorrei essere l'adulto del quale avrei avuto bisogno quando ero piccolo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA