Moda anti-freddo ma con stile: dal poncho alla cappa, il cappotto a effetto “coperta”

Con le temperature gelide il capospalla copre come un piumone

Viktor&Rolf "profeti": alla sfilata haute couture per l autunno/inverno del 2018/19 il capospalla era una trapunta candida con due cuscinoni come accessori
di Anna Franco
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Mercoledì 25 Gennaio 2023, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 19:30

Uscire allo scoperto non è sempre facile.

E qualche volta è anche spiacevole. Non si parla dell’espressione in senso figurato, ma proprio del doversi alzare dal letto ogni mattina e, mentre fuori piove, fa freddo e anche l’odore del caffè non è così attraente dover abbandonare lui, l’amato piumone. Morbido, avvolgente, caldo, un rifugio perfetto dalle avversità della vita, climatiche o meno. Quel tepore casalingo, però, in qualche modo possiamo portarcelo dietro, pur dovendo lasciare il letto. Si tratta di un’esigenza che, evidentemente, hanno condiviso anche i designer e che, magari, si è acuita dopo essere stati forzatamente a casa e, poi, ributtati nel pieno delle frenetiche attività giornaliere che ci portano costantemente lontano dalle nostre dimore e da quei piccoli comfort che abbiamo cesellato addosso al nostro essere e alla nostra tana. Così, se proprio non si può poggiare sulle spalle il plaid, si può sempre scegliere come miglior amico un cappotto coperta. In questo senso Viktor&Rolf sono stati dei profeti. I feticisti del dormire ricorderanno senz’altro la loro sfilata haute couture per l’autunno/inverno del 2018/19, dove, tra le varie uscite, se ne distingueva una: come capospalla una trapunta candida e, poi, come accessori, due cuscinoni in cui sprofondare i propri sogni. L’outfit, peraltro, è stato riproposto anche in versione rosso fuoco. Insomma, a ognuno il suo letto. Però, indubbiamente, andare in giro con dei guanciali può diventare un po’ complicato, quindi meglio lasciare queste visioni all’alta moda e concentrarsi su qualcosa di più concreto, come il poncho di Brunello Cucinelli: morbido, leggermente over, con possibilità, quindi, di stratificazione senza limiti o quasi, ed estremamente versatile. E, poi, se la capacità (o voglia) comunicativa è pari allo zero basta mettere su il cappuccio e tirare dritto.

Il poncho firmato da Brunello Cucinelli

OCCHIO AL PUNTO VITA

Di cappe/coperte Burberry, poi, è un maestro e se si vuole mantenere una silhouette (e magari una dignità) il consiglio è di aggiungere una cintura alta che segni il punto vita. È uno stratagemma valido per tutti quei cappotti over che necessitano di un po’ di disciplina per evitare la sciatteria. Un’occhiata anche ai capi di Margiela può regalare ispirazioni e visioni e uno stile unico. Sicuramente, di proposte per non uscire del tutto dal letto ce ne sono molte. In fondo, una giovane Giselle Bündchen nel 1999 si abbigliò con un piumino che era più un piumone firmato Jean Paul Gaultier ed era perfetta e A$AP Rocky per il red carpet del Met Gala del 2021 col tema “America: A Lexicon Of Fashion”, si è presentato proprio con addosso una coperta ipercolorata. In ogni caso, se si vuole ribadire la propria scelta che essere sopra il materasso è il miglior posto in cui vivere basta optare per le soffici trapunte dal peso piuma e lavorate a mano di Federico Cina. Ci sono anche le apposite fessure per le braccia, per stare comodi anche in fase rem. Sembra, poi, che molte fashion editor abbiano utilizzato i plaid di Dior come poncho trendy, con un po’ di fantasia, qualche piega strategica e una cintura a fissare tutto. Ci si può fare un pensierino e sicuramente alzarsi la mattina sarà un pochino meno traumatico. Forse.

Il cappotto coperta di Federico Cina 

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