Dimagrire. Cambiare lavoro. Iscriversi in palestra. Comprare casa. Imparare a convivere con la pandemia che ha stravolto le nostre abitudini. Anno nuovo, vita nuova?
Non esagerate: qualunque sia il proposito per il 2022 meglio fare un passo alla volta e individuare degli obiettivi facili da realizzare. Nicoletta Romanazzi, romana, 54 anni, tre figlie, è la mental coach che quest’estate è finita sotto i riflettori di tutto il mondo dopo i ringraziamenti pubblici del campione olimpico Marcell Jacobs. A lei si deve (anche) la sua vittoria. E a lei chiediamo come affrontare il 2022 che è alle porte. Partiamo dalla lista dei buoni propositi. «Giusto farla, ma non devono esserci troppe cose - spiega - Avere obiettivi da realizzare è importante ma devono essere raggiungibili. Meglio fare piccoli passi per costruire nuove abitudini altrimenti scattano resistenze e giustificazioni. Non raggiungere ciò che ci siamo prefissati ci fa diventare frustrati».
A ciascuno il suo stile seguendo le stelle e le star: ecco cosa mettersi nel 2022
L’esempio classico, per tutte noi, è l’iscrizione alla palestra. «Se ho idea di fare attività 3 volte a settimana, mentre prima non facevo niente, non è un obiettivo realizzabile.
Gli step
E tutto va fatto per step. «Primo: l’obiettivo deve essere realizzabile, specifico e avere una scadenza temporale. Secondo: bisogna visualizzarsi quando lo avremo raggiunto, immaginare quanto saremo soddisfatti. Terzo: focalizziamo le risorse che già possediamo per arrivarci (fisiche, tecniche, mentali). Sono determinata, piena di passione, ho competenze specifiche. Quarto: costruiamo un piano d’azione. Quinto: concentriamoci sul valore che avrà per me raggiungerlo rispondendo alla domanda “cosa mi darà arrivarci?”. Infine: riconosciamo gli ostacoli (spesso siamo noi stessi) e gli alleati (amici, famiglia, terapeuta) che mi permetteranno di arrivare a meta».
Il Covid ha messo a dura prova tante famiglie tra smart working e dad. «La domanda non è come faccio a fare tutto ma: cosa posso lasciar andare? Ci sono dei momenti nella vita in cui ci si deve fermare e ascoltare il proprio corpo, prendersi del tempo per sé e per la coppia, fare yoga, un pomeriggio di shopping, una cena fuori da sola con il marito facendosi aiutare da parenti o baby sitter. Cominciamo ad esempio a programmare un’uscita a settimana. Non voglio lasciare i bimbi perché ho sensi di colpa? Mi chiedo: quanto sarò più serena dopo quella serata di svago da sola? Piano d’azione: troviamo qualcuno che per quelle ore mi tenga i bimbi, organizziamo una serata pizza per farli divertire».
La pandemia ci ha anche fatto capire cosa vogliamo cambiare: casa, lavoro, città. Come ricominciare? «Ci sono due strumenti: la leva dolore (come sarà la mia vita se continuo a rimanere in quella situazione che non mi piace?). E la leva piacere (cosa succederebbe se trovassi un lavoro migliore?). Mi fermo e razionalizzo: non ci si licenzia se non si ha niente dall’altra parte. Bisogna andare piano e costruire una strategia. La pandemia ci ha dato il tempo di ascoltare noi stessi». E poi c’è la routine quotidiana. «Ci vuole qualcosa di stimolante che vi faccia crescere tutti i giorni un po’ di più. Piccole sfide quotidiane: fare un quarto d’ora di aggiornamento informatico o di un corso d’inglese, comunicare meglio con i colleghi ascoltandoli di più».
Insomma, per il 2022 non affidiamoci solo all’oroscopo ma troviamo la fortuna in noi stessi. «Più che la fortuna, impariamo a prenderci la responsabilità della nostra vita. Finché daremo la colpa dei nostri disagi all’esterno, al capo cattivo, al marito geloso, non raggiungeremo mai i nostri obiettivi. Noi siamo i fautori dei nostri successi. E delle volte, per capirlo, bisogna farsi aiutare da chi ha una visione esterna. Il mental coach lavora sul superamento di limiti senza cercarne la causa nel passato. È chiaro che se c’è un disagio profondo è meglio rivolgersi a uno psicologo che ha le competenze per gestirli».
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