“Io posso..”, la campagna lanciata da Pangea: «Se non c'è parità, c'è violenza»

“Io posso..”, la campagna lanciata da Pangea: «Se non c'è parità, c'è violenza»
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Mercoledì 9 Marzo 2022, 14:10

La campagna “Io Posso…” lanciata dalla rete nazionale antiviolenza Reama di Fondazione Pangea Onlus in occasione dell’8 marzo vuole sostenere l'autonomia e la crescita delle donne. 

«Abbiamo sentito l’esigenza di focalizzarci sul tema dell’Io Posso, ovvero sull’empowerment femminile, perché ad ancora troppe donne viene negata la possibilità di affermarsi, di fare carriera o semplicemente di reinserirsi in un contesto socio lavorativo adeguato» afferma Simona Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea Onlus e coordinatrice della rete nazionale antiviolenza Reama. «Per questo come Pangea e anche attraverso la nostra rete antiviolenza Reama che proprio a marzo compie tre anni, abbiamo attivato diverso strumenti non solo per proteggere le donne che vivono violenza domestica (attraverso le sportello nazionale sportello@reamanetwork.org e tutta la rete dei nostri centri antiviolenza https://www.reamanetwork.org/2018/10/04/la-rete/) ma anche perché le donne possano costruirsi un’autonomia economico-finanziaria e riappropriarsi di una loro capacità decisionale».

Pangea si occupa da anni di microcredito e reinserimento lavorativo delle donne in zone difficili e di conflitto come l’Afghanistan o di estrema povertà come l’India. «Ci siamo anche in Italia e con la nascita della rete Reama abbiamo attivato percorsi per prevenire e contrastare la violenza economica troppo spesso sottovalutata ma di fatto estremamente ostacolante se si vuole tornare a essere libere».

Per questo è stato aperto lo sportello nazionale on line di Mia Economia miaeconomia@reamanetwork.org, specifico sulla violenza economica, per aiutare le donne indebitate o in difficoltà economico lavorative a causa di una relazione violenta. «Operatrici specializzate - spiega Lanzoni - ascoltano le donne e insieme analizzano la loro situazione economico finanziaria per capire come sostenerle e calmierare i debiti. Sempre come Pangea abbiamo avviato nel 2021 la quarta edizione del Corso gratuito “Giovani Donne che impresa” https://pangeaonlus.org/impresadonna/ rivolto a tutte le donne che hanno voglia di mettersi in gioco, che magari hanno perso il lavoro proprio durante il Covid e che voglio avviare una micro impresa».

Nel 2022 il corso ha coinvolto 20 giovani donne che sono state affiancate in ben 93 ore di lezione per sviluppare la propria idea imprenditoriale. Sono stati forniti strumenti teorici e pratici in lezioni frontali ma anche attraverso il gioco di ruolo e sono stati affrontati vari argomenti dalla formulazione e strutturazione dell'idea imprenditoriale fino ad arrivare all'analisi del cliente, al business plan, alle forme di impresa, alle fonti di finanziamento e agli strumenti di marketing e molto altro. «Il tutto in un'ottica di genere perché noi donne quando lavoriamo dobbiamo tenere ben presente che abbiamo non solo bisogno specifici ma che incontreremo difficoltà differenti rispetto a quelle di un uomo. Infine per le donne che vivono violenza e sono in un percorso di uscita presso un centro o una casa rifugio della rete Reama, Fondazione Pangea mette a disposizione il Fondo Io Posso, da cui prende il nome la nostra campagna. Si tratta di un contributo liberale una tantum ai centri che ne fanno richiesta per le donne alle quali manca un piccolo sostegno economico per ricominciare».

In passato, ad esempio, il fondo è stato utilizzato per facilitare l’accesso al mondo del lavoro, per pagare la conclusione di percorso di studi, di formazione professionale o tirocini, o più semplicemente per aggiustare l’automobile con cui andare a lavorare. Ma è stato richiesto anche per contribuire a visite mediche e specialistiche laddove c’erano problemi di liste di attesa troppo lunghe o costi troppo elevati o per facilitare l’inclusione abitativa anticipando la caparra per andare a vivere da sole.

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