Moda contro la violenza sulle donne, una mostra nella Reggia di Caserta

Moda contro la violenza sulle donne, una mostra nella Reggia di Caserta
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Giovedì 22 Luglio 2021, 19:28

Inaugurata alla Reggia di Caserta la mostra «Sete di libertà» - Stili e visioni di donne contro la violenza»: una collezione di capi di abbigliamento e accessori di alta moda per finalità sociali disegnata dai giovani stilisti del Biennio Specialistico di Fashion Design dell'Accademia di Belle Arti di Napoli e realizzata dalle donne della cooperativa Eva all'interno di un bene confiscato alla camorra. I capi in mostra fino al 25.

«La sinergia tra anime diverse accomunate dall'intento di favorire lo sviluppo sociale ed economico della società, in chiave ecosostenibile - ha affermato nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra il direttore generale della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei - ci ha portato ad accogliere una mostra sperimentale. L'Istituto è aperto alla contemporaneità, alla creazione attuale, all'oggi. La cultura, l'arte, l'inventiva non sono concetti cristallizzati in tempi lontani, sono impulsi vitali che devono trovare il loro spazio all'interno del Museo moderno, soprattutto quando sono portatori di messaggi di solidarietà, responsabilità condivisa, speranza, rispetto degli altri e dell'ambiente. Questo progetto - ha aggiunto la Maffei - è stato selezionato nell'ambito del bando di Valorizzazione partecipata, procedura nata quest'anno dalla volontà di condividere la promozione e conoscenza del patrimonio con le forze attive e le eccellenze del territorio».

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Lella Palladino e Daniela Santarpia della coop. E.V.A., si dicono «particolarmente orgogliose del progetto «perché rappresenta, al di là di ogni nostra aspettativa, un processo di costruzione collettiva ed una storia di resistenza, riscatto ed innovazione creativa in un contesto ad alta criticità. Nato per valorizzare un bene confiscato alla camorra e per potenziare gli interventi per il sostegno all'autonomia economica di donne in uscita dalla violenza, il progetto ha generato un'esperienza di sviluppo locale virtuoso nel quale, grazie ad una rete preziosa di enti pubblici e privati, si intrecciano, rinforzandosi, buone pratiche di inclusione sociale, di promozione della legalità, di economia circolare, di sostenibilità ambientale».

«I beni confiscati sono un tema che riguarda tutto noi da vicino - ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza Mario Morcone - e sono grato agli amici della cooperativa EVA perché questa è una occasione per le tante donne che trovano in questa terra lavoro, rifugio e occasione di costruzione di un futuro»

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