Donne, alleanza tra vino e arte per sbriciolare il gender gap, l'idea di una (geniale) manager vinicola della Valdobbiadene

Giulia Tramet
di Franca Giansoldati
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Domenica 20 Febbraio 2022, 14:27 - Ultimo aggiornamento: 18:46

Donne che aiutano donne in settori dove tradizionalmente le capacità femminili affiorano con fatica e dove si misura evidente il gap tra i sessi. E' così che, tra le colline della Valdobbiadene, in Veneto, è nato un bellissimo progetto – più unico che raro - tra una importante azienda vinicola a trazione femminile e un gruppo di artiste locali. Un laboratorio che ha unito la capacità imprenditoriale di Giulia Tramet, la manager della Cantina Fasol Menin all'idea di dare l'opportunità a donne talentuose di farsi conoscere sul mercato dell'arte, abbattendo qualche steccato in più, visto che si tratta di uno dei settori maggiormente penalizzanti e discriminatori in assoluto. Il progetto decollato in provincia di Trento ha velocemente varcato i confini nazionali.

Nelle etichette del prosecco prodotto dalla cantina sono state riprodotte le opere di pittrici, grafiche, scultrici. Per esempio Beatrice Todoverto, in arte Pehi che lavora sulla affinità tra la donna e la natura e si concretizza in illustrazioni digitali di particolare forza espressiva. Il suo leit motiv è vivere senza paura.

L'idea di unire le forze a Giulia è venuta durante la sua permanenza negli Stati Uniti, dove ha studiato. Al suo rientro in Italia ha deciso di dare voce alle sue passioni e introdurre in azienda il valore dell'inclusività sostenendo il lavoro e il ruolo femminile.

Piano piano, con l'aiuto degli altri fratelli, ha trasformato l'azienda vinicola in qualcosa di più, quasi uno spazio di ampio respiro nel quale l’arte è presente sotto svariate forme.

«Non si tratta solo dell’arte della produzione di Prosecco ma anche della presenza di opere di artiste che attraverso quadri, installazioni e rappresentazioni di diverso genere trovano qui uno spazio di espressione riservato ma allo stesso tempo di condivisione per esprimere la loro voce» ha spiegato. Alle vendemmie si alternano così anche produzioni culturali. 

«Quest’anno sarà l’anno della ripartenza, della voglia di esprimere tutto ciò che abbiamo trattenuto dentro di noi per due anni. Ecco allora che la donna, quale figura principale della rinascita, sarà il fil rouge del nostro calendario eventi in cantina. Saremo noi donne le protagoniste negli eventi organizzati , quali concerti, esposizioni d’opere d’arte, progetti in sostegno dell’ambiente e il mondo delle api. È un dono poter appoggiare e condividere la volontà di far crescere assieme progetti legali al sociale, alla ricerca e alla sostenibilità. Bisogna essere inclusive per poter crescere assieme e arrivare lontano».



 



 

 

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