Settantenne sprint a piedi fino in Cina «La mia sfida da Venezia a Pechino»

Settantenne sprint a piedi fino in Cina «La mia sfida da Venezia a Pechino»
di Laura Larcan
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Sabato 16 Aprile 2022, 16:27

Il tempo non la spaventa, lo dice chiaramente. Per Vienna Cammarota, 72 anni compiuti, la vita ha senso solo «guardando oltre l'orizzonte ed il tempo, concentrandosi sul risultato da ottenere con onestà, voglia di vivere, lealtà». E sì che il risultato non è da poco, visto che il prossimo 26 aprile partirà da Venezia, esattamente dal Lazzaretto Nuovo, per compiere l'impresa di camminare (proprio a piedi) fino a Pechino. Per questa donna intrepida, ambasciatrice dell'Archeoclub d'Italia nel Mondo, il tempo sembra dilatarsi con una fluidità degna della migliore letteratura di fantascienza filosofica, perché al suo arrivo in Cina avrà 76 anni. Passo passo, nonna Vienna in solitaria seguirà le orme di Marco Polo lungo la Via della Seta.


Origini campane, una grande famiglia di figlie e nipoti, una lunga vita da guida ambientale escursionistica, Vienna cammina da sempre: «Camminare è un balsamo per il nostro corpo - dice - I piedi pompano sangue al sistema cardiocircolatorio, la mente si svuota e tutti i nostri problemi si acquietano. Per me va oltre, è conoscenza, incontri, emozioni. È un'immersione nella natura, i sensi si acuiscono e mi inebrio di tutto quello che mi circonda». Capelli a caschetto, volto sereno ma grintoso, fisico asciutto per un fascio di nervi, Vienna colleziona traguardi anche nella fase di allenamento e preparazione fisica. Ha attraversato, a piedi ça va sans dire, e riscoperto tutta la Via Regia delle Calabrie, non altro che la Napoli-Reggio Calabria dell'Ottocento, affrontata dai viaggiatori del Gran Tour. «Un cammino tra taverne antiche, castelli, borghi antichi, siti spettacolari», commenta Vienna che si fa promotrice del patrimonio italiano. Ora la concentrazione è tutta per la nuova partenza. Martedì prossimo sarà a Napoli per illustrare gli ultimi dettagli del viaggio insieme a Rosario Santanastasio, presidente nazionale di Archeoclub d'Italia.
ALLENAMENTO E DIETA
La mappa è impressionante. Vienna srotola la cartina geografica e indica il percorso con la mano: «Slovenia, i Balcani, la Bulgaria, la Turchia, la Georgia l'Azerbaigian, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kirghizistan, Kazakhistan, Mongolia...e la Cina». Sorride serafica agli interlocutori sempre più sorpresi. Come pianifica le tappe? «Io sono una guida ambientale escursionistica. Il mio primo pensiero è: me la caverò anche se non conosco i sentieri. La mente è quel luogo che mi fa vedere la mappa prima del percorso stesso. Poi sono un tecnico, mi preparo cercando più informazioni possibili dai libri, da internet, da altri viaggiatori». Già, la tecnica. Vienna svela tutti i suoi segreti, un po' filosofici, un po' pragmatici. «Mi preparo soprattutto mentalmente: imparo a stare bene con me stessa da sola, studio i movimenti del mio corpo. Cerco di capire se sono corretti o se sbaglio ad appoggiare il piede. Verifico che la postura sia sempre in linea, e resto guardinga sui dolori ascoltando anche eventuali campanelli». E tira fuori il suo lato francescano: «Abbraccio gli alberi perché mi danno energia e parlo con i fiori, il Sole, la Luna».

E la dieta? «Non faccio alcuna dieta ora, mangio molto spesso. Il mio unico pensiero è quello di ingrassare, perché so che perderò peso». Quasi quattro anni lontana dalla famiglia. «Sono un po' preoccupati, ma mi lasciano andare e mi seguiranno aiutandomi con collegamenti online».

Quando finirà il viaggio la terza figlia avrà 60 anni. E i nipoti? «A loro indico la strada dell'esperienza, della conoscenza perché imparino la costruzione di un rapporto equilibrato tra paesaggio fisico e mente».

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