La città di Mozart è donna: dalla musica all'arte, dall'enogastronomia alla danza, tutte le protagoniste della rinascita

Cecilia Bartoli
di Maria Serena Patriarca
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Sabato 13 Maggio 2023, 16:22

Per la città Natale di Mozart la ripresa dopo la pandemia è donna. Un pool in netta prevalenza femminile fa di Salisburgo, nel post Covid, un polo di eccellenza austriaco in diverse aree trainanti per l’economia del Paese: dal turismo alla musica, dall’arte all’enogastronomia, con un occhio particolarmente puntato sulla natura e sul green, in vista della bella stagione. Ma chi sono le protagoniste di questa “rinascita”? Iniziamo dall’italianissima Cecilia Bartoli, mezzosoprano di Roma, che dal 2012 è la direttrice artistica del Festival di Pentecoste, di cui ricorrono in questa edizione (che si terrà dal 26 al 29 maggio) i 50 anni, motivo in più per rendere l’evento l’appuntamento più atteso, a livello internazionale, dagli amanti della musica barocca.

 

La cantante e direttrice d’orchestra Silvia Spinnato, invece, proprio a Salisburgo è stata la fondatrice qualche anno fa di un’orchestra di sole donne, la FSOA (Female Symphonic Orchestra Austria), che porta avanti con successo numerosi eventi musicali di appeal internazionale. Se la Bartoli è impegnata nei preparativi del Festival di Pentecoste che la vede “leader”, c’è un’altra donna che è al lavoro con il suo team per un importante passaggio che coinvolge una realtà divenuta forse, fra i simboli più noti della città nel mondo. É Doris Fürst, moglie del proprietario dello storico Café Fürst discendente in quinta generazione dal creatore del “Mozartkugel” (il cioccolatino noto come palla di Mozart). A inventare il cioccolatino fu proprio il “konditormeister” Paul Fürst, nel 1890. Se le palle di Mozart, in tutte le imitazioni, sono il souvenir più acquistato di Salisburgo e il cioccolatino più imitato al mondo, solo la dinastia Fürst detiene il segreto e la ricetta dell’”Original Salzburger Mozartkugel”, nella sua veste argento e blu, imitata anch’essa. Grazie alla guida di Doris nella comunicazione e nella promozione del vero Mozartkugel (ideato in origine per commemorare il centenario della morte del grande compositore), nella volontà di coniugare tradizione e innovazione, il laboratorio di produzione si sta ampliando e si trasferirà, all’inizio del 2024, a 5 km dalla città, nel paesino di Elsbethen. Un compito arduo quello di Doris, che con il marito gestisce un’azienda che, nata come semplice “conditorei” più di 130 anni fa, ora fattura 8 milioni di euro all’anno, con una produzione media di 10mila pezzi al giorno. «Nella nostra impresa attualmente lavorano 70 persone in tutto, di cui l’80% sono donne», spiega Doris. «La ricetta del cioccolatino è la stessa da oltre un secolo: i pistacchi che utilizziamo arrivano dalla Sicilia, e vendiamo anche online in tutta Europa ma non in altri continenti, poiché trattandosi di un prodotto artigianale realizzato a mano la durata di ogni cioccolatino, per preservare la freschezza degli ingredienti, non supera le 10, massimo 12 settimane». L’abbinamento ideale? Doris consiglia «un caffè espresso», e anche questo è un legame d’Italianità con il cioccolatino più noto dell’Austria.

Tutto al femminile (eccetto la figura del direttore commerciale) il team della sartoria tradizionale Salzburger Heimatwerk, dove si porta avanti dal 1946 l’antica arte sartoriale dei costumi tipici realizzati su misura (femminili e maschili, compresi i pantaloni in pelle sopra il ginocchio chiamati “lederhosen”), oggi utilizzati in occasioni di feste, ricorrenze e matrimoni. Qui le sarte possono impiegare dalle 15 alle 70 ore per realizzare un singolo abito personalizzato, a seconda del tessuto e della complessità dell’intarsio scelto. «Si può dire oggi più che mai che Salisburgo è donna», affermano Ines Wizany e Alige Rager, rispettivamente marketing manager della Città di Salisburgo e dell’Ente del Turismo del Salisburghese per l’Italia: «le donne sono davvero la forza motrice culturale e imprenditoriale della città e del territorio».

Una città, quella di Salisburgo, dove anche il turismo è donna, nel senso che per sicurezza e fruibilità si può programmare tranquillamente una vacanza da “single woman”: una città da visitare a piedi, in cui sentirsi sicure anche la sera, con il valore aggiunto che l'area del Centro Storico dal 1997 è Patrimonio dell’Umanità. Alte “quote rosa” anche nel mondo dell’arte contemporanea salisburghese: qui spiccano Sophia Vonier, con la sua particolarissima galleria, e l’Accademia estiva delle Arti Figurative (che fu creata da Oskar Kokoschka), che quest’anno celebra il 70° anniversario, affidata alla curatrice Sophie Goltz, con una prevalenza di insegnanti donne (per www.salzburg.info; www.salisburghese.com). Al Museo d’Arte Moderna (con 2 sedi nella città) sono in corso varie mostre con artiste (https://www.museumdermoderne.at/en/exhibitions/), come per esempio la mostra di stampe vintage in occasione del centesimo compleanno della fotografa austriaca Inge Morath.

LA DANZA

Molto vivace anche l’universo della danza “in rosa”: la statunitense Susan Quinn ha fondato l'Accademia Sperimentale di Danza di Salisburgo SEAD esattamente 30 anni fa (fu lei, all'epoca, a portare un tocco di "New York feeling" nella città di Mozart) e nel mese di maggio sono in programma diversi eventi per quest’anniversario (https://www.sead.at/index.php/jubilee). Tocco newyorkese in stile Liberty anche nella storica Villa Auersperg, oggi trasformata in hotel, dove la direttrice Bettina Wiesinger ha creato un concept di relax per i suoi ospiti ispirato al silenzio e alla musica rilassante, e in ogni camera ha fatto mettere uno stereo per ascoltare cd di compilation zen o musiche composte da Mozart. Sul fronte delle gourmendises, regine del vino e delle specialità gastronomiche sono invece le sorelle Azwanger, nell'antico negozio di golosità fondato nel 1656, dove il giovane Mozart amava prendere i caratteristici cioccolatini a forma di tettarella (Salzburger Venusbrustchen, anche nella variante al cioccolato bianco). Senza dimenticare Evelyne Brandstätter del Café Bazar, sempre in Centro, fondato nel 1882. E se fate tappa all’Alte Hofapotheke, la farmacia più antica di Salisburgo, troverete anche qui una donna al timone: l’attuale proprietaria Barbara Madner. Last, but not least, è donna anche la direttrice di uno dei poli di attrazione del territorio più visitati dai turisti: si tratta di Ingrid Sonvilla, che dirige la Villa di Hellbrunn, nota per gli spettacolari giochi d'acqua. La Villa, a circa 20 minuti di bus da Salisburgo, è immersa in un parco verde ed è vicina alla montagna di Untersberg, dove per l'estate è in programma un ricco calendario di escursioni ed esperienze multisensoriali di forest bathing in natura.

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