Rodini e Cesarini, le campionesse di canottaggio protagoniste di una graphic novel: «Con l'oro e i fumetti ispiriamo le giovani»

Rodini e Cesarini, le campionesse di canottaggio protagoniste di una graphic novel: «Con l'oro e i fumetti ispiriamo le giovani»
di Vanna Ugolini
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Sabato 8 Aprile 2023, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 15:51

«Siamo noi, siamo noi» gridava Valentina Rodini quando la barca tricolore aveva superato la linea del traguardo un soffio prima di quella delle avversarie, alle Olimpiadi di Tokyo 2020, portando così a casa la prima medaglia d'oro della storia nel femminile del canottaggio azzurro pesi leggeri e la seconda in assoluto. Mai nessuna come loro. E le ragazze d'oro del canottaggio sono tornate. Valentina Rodini, 27 anni, e Federica Cesarini, 26, capovoga, sono salite sul podio due volte, a Piediluco, al Memorial d'Aloja, meeting internazionale di canottaggio che si è svolto due settimane fa, due volte bronzo, questa volta, ma dopo un anno di infortuni e di interventi e con pochi mesi di allenamento alle spalle. Un bronzo che è più di una promessa. La velocità c'è già, l'affiatamento tra le due campionesse, amiche e complici nello sport e nella vita, verrà. Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono l'obiettivo dichiarato.
Che effetto fa essere entrate nella storia?
Un attimo di pausa, uno sguardo interrogativo prima di rispondere.
Federica Cesarini: «Ci fa piacere, per noi ma anche per tutto il movimento femminile. C'è un po' meno cultura dello sport al femminile, noi abbiamo portato una medaglia d'oro».
Valentina Rodini: «Siamo orgogliose di essere donne, è una medaglia importante per tutte. Le medaglie portano riflettori e qualcosa si sta muovendo adesso».
Siete femministe?
FC: «Io sì»
VR: «Siamo femministe, nei limiti del legale».(Ridono)


Dopo la vittoria le vostre vite sono cambiate?
FC: «Sì, la mia vita è cambiata. Io sono stata una bambina che guardava con occhi sognanti lo sport, l'ho sempre fatto fin da piccola. Ho vivo il ricordo di quando la torcia olimpica passò per Varese. E, adesso, quel sogno è realtà. Poi abito in un piccolo paese e tutti, ora, mi riconoscono».
VR: «Sì, prima ero un'atleta come tante, ora nei campi di gara mi riconoscono. E poi è la realizzazione di un obiettivo inseguito per anni, con tante ore d'allenamento e sacrifici».
Per diventare campionesse avete sacrificato lo studio?
FC: «No. Crediamo che studiare sia importante e che tutti gli atleti e le atlete debbano avere la possibilità di allenarsi e studiare. Io sono laureata in Scienze Politiche».
VR: «Anche io sono laureata, in Economia. E proprio per aiutare altri atleti, dopo le Olimpiadi, abbiamo istituito una borsa di studio, attraverso la Federazione, ma con fondi nostri, per promuovere le carriere di una lei e di un lui under 19. Se all'università la gestione degli esami è più facile, è invece più raro trovare flessibilità e comprensione mentre si frequentano le scuole superiori».
Come avete trovato i finanziamenti per le borse di studio?
FC: «Abbiamo disegnato una linea di body in un particolare tessuto tecnico riciclabile. La linea del primo anno si chiamava Avocado e il colore caratterizzante era il verde, anche per indicare la nostra scelta green, con un disegno particolare. Quella di quest'anno si chiama Sushi, il colore è l'azzurro anche se abbiamo delle versioni in altri colori»
VR: «I nomi li abbiamo scelti perché ci piace mangiare avocado e sushi, quando siamo molto stanche. È stata Federica a contagiarmi e farmi provare sia l'avocado sia il sushi che io prima non mangiavo».
Ci sono ragazze della vostra età e anche più giovani che soffrono di disturbi alimentari. Alcune denunce sono venute anche dal mondo della ginnastica artistica. Voi siete mai state in difficoltà?
FC: «Noi fortunatamente siamo due pesi leggeri naturali, non abbiamo mai avuto problemi a mantenere il nostro peso forma e quindi non ci siamo mai dovute sottoporre a diete particolari».
VR: «Siamo seguite da un nutrizionista a livello nazionale e possiamo avere anche un nutrizionista personale.

Forse dieci anni fa c'era meno attenzione, ma adesso possiamo dire che non ci sono problemi in questo ambito nel nostro ambiente».


Come affrontate psicologicamente le ore, gli anni di allenamenti, le frustrazioni dovute agli infortuni o alle sconfitte.
FC: «Facciamo quello che ci piace, quello che abbiamo sempre sognato di fare. Gli allenamenti sono la nostra vita, in realtà non sappiamo cosa sia la vita senza lo sport. Lo scorso anno abbiamo avuto un po' di infortuni, ora stiamo costruendo il 2023. Siamo ripartite dallo scalino più basso, ma ci mettiamo sempre le nostre facce».
VR: «Io non mi aspettavo una ripresa così complicata dopo le Olimpiadi, ho avuto diversi problemi fisici e nel nostro sport se perdi allenamento si sente subito. Ma scommettiamo sulla nostra riuscita. Dai il tuo meglio e speri che basti».
Un impegno e un successo che sono stati premiati anche con un libro a fumetti.
FC, VR: «Sì, la storia della nostra vittoria alle Olimpiadi è diventata un libro a fumetti, che uscirà a maggio e che racconta il percorso che abbiamo fatto per arrivare all'oro. Si chiama "Never Stop: Storia di una barca e di una medaglia d'oro", di Ester Viola. È un libro che vuole essere motivazionale per le ragazze più giovani. Noi abbiamo trovato ispirazione dalle atlete più grandi e ora è il nostro turno. Aspettiamo tante bimbe a fare canottaggio».
 

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