Le ragazze italiane di talento alla conquista di Barcellona

La consola generale d'Italia a Barcellona Gaia Danese (foto Alessia Laudoni)
di Elena Marisol Brandolini
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Sabato 11 Settembre 2021, 15:20

Ragazze italiane protagoniste a Barcellona. A loro ventotto è stata dedicata una mostra fotografica che si intitola così, da poco inaugurata nella capitale catalana. Donne di talento italiane che vivono a Barcellona e lavorano nei diversi campi della scienza, della gastronomia, della scrittura, della musica, delle arti figurative e del cinema.
I RITRATTI
Il progetto, della fotografa Alessia Laudoni, è stato promosso dal Consolato generale d'Italia a Barcellona guidato da Gaia Danese, con il sostegno delle istituzioni locali rappresentate dalla sindaca Ada Colau, dalla consigliera degli Esteri della Generalitat Victòria Alsina e dalla delegata del governo spagnolo Teresa Cunillera. Fotografate 28 donne, tra cui la direttora generale di Ferrero Iberica Antonella Sottero, l'architetta Benedetta Tagliabue, la fisica e direttora di Sincrotrón Alba Caterina Biscari, la fondatrice della libreria Le Nuvole Cecilia Ricciarelli, la presidente di Slow Food Barcelona Chiara Bombardi, la compositrice Costanza Francavilla, la pneumologa Eva Polverino, la segretaria generale della Camera di Commercio Italiana Federica Falzetta, la regista Maria Mauti e l'astrofisica Nanda Rea. La mostra, che è stata inaugurata lo scorso 2 settembre a Barcellona, nei giardini del Palau Robert, ha una versione permanente presso la nuova sede del consolato a Barcellona, in Carrer d'Aribau, recentemente aperta al pubblico.
I nuovi locali, di design quasi esclusivamente made in Italy, offrono servizi a una popolazione italiana che negli ultimi cinque anni è cresciuta del 40%, fino ad arrivare ai 108.000 italiani registrati. Nella capitale catalana, gli italiani rappresentano la comunità straniera più numerosa, con circa 30.000 persone iscritte.
I RITOCCHI
«È un progetto che ho voluto sostenere nel quadro della valorizzazione del talento italiano all'estero, perché come rete diplomatica consolare cerchiamo sempre di più di fare emergere questa presenza di italiani all'estero come una forza del nostro paese e non come una fuga di cervelli», spiega la console generale Danese. «Poiché cerco di valorizzare il lavoro delle donne nelle attività che promuovo, ho pensato di accendere una luce sulle donne italiane che sono a Barcellona. In questi quattro anni, stando qui, mi sono resa conto che ce ne sono tantissime, tutte inserite in modo molto interessante nella società locale, in settori che sono quelli di punta del sistema Italia. Era impossibile raggiungerle tutte, perciò questo della mostra lo consideriamo un campione, peraltro bene assortito».
Laudoni ha scelto di lasciare le sue foto naturali senza ritoccarle: «Nella selezione della mostra ci sono donne di diverse età e m'interessava restituire la bellezza ad alcuni stati emotivi», spiega. «Il ritratto è la fotografia più delicata, perché per arrivare a ritrarre una persona veramente, bisogna approssimarsi moltissimo alla sua essenza stabilendo un contatto molto ravvicinato», continua. «Alcune foto sono state fatte in pellicola, altre in digitale. Ma il loro trattamento è stato come se avessi fotografato tutto in pellicola: scattavo le foto e le riguardavo solo dopo 15 giorni, così da distaccarmene e rivederle poi per capire quali fossero da scegliere».
IL MANDATO
Con l'inaugurazione della mostra, Danese conclude il suo mandato come console generale a Barcellona, «Questa mostra ammette - è un omaggio anche a questa città, con una forte identità femminile». E ora pensa di proporre questo progetto anche per altri capitali del mondo: «Sarebbe bello se questo progetto delle Ragazze italiane potesse essere il seme di una messa in rete di questa presenza italiana all'estero. Si potrebbe ripetere l'iniziativa in altri paesi della rete diplomatica consolare e raccogliere i volti e le storie di donne italiane che sono in giro per il mondo e tengono alta la bandiera del paese».
 

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