Un futuro in divisa? Perché no. Sempre più ragazze non scartano l'idea di entrare nelle forze armate o in polizia. Una su sei ci pensa seriamente. Ruoli di comando, magari. Niente di strano, se non fosse che la metà dei coetanei ammette che si troverebbe a disagio a prendere ordini da una donna e darne.
Lo rivela l’edizione 2021 - la quarta - dell’Osservatorio sulle “Professioni in divisa”, realizzato da Skuola.net in collaborazione con Nissolino Corsi. Tra i 50mila studenti e studentesse di scuole di secondo grado e università che hanno partecipato all’indagine, infatti, sono davvero numerose le ragazze che si dicono disposte a intraprendere questo tipo di carriere: 4 su 10, più o meno come i ragazzi.
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Quasi 1 su 6 ci starebbe pensando seriamente. E puntando in alto. Il 40% vorrebbe intraprendere la carriera da ufficiale che invece interessa solo al 18% dei coetanei maschi, interessati piuttosto a una carriera intermedia da sottufficiale. Chi l'ha detto che una donna non può aspirare al comando? L'87% delle intervistate ritiene che con una dose di determinazione si possa sempre problemi arrivare ai vertici. Non tutti i ragazzi la pensano così. Per uno su due la vita militare non si adatta alle donne, per il 10% è un mondo ancora troppo lontano dall'universo femminile, per il 38% un tentativo lo potrebbero fare ma sarebbero destinate a mollare in tempi rapidi. C'è comunque da dire che la maggior parte (52%) non vede particolari problemi alla presenza di ragazze in caserma.
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Comunque, sia ragazzi che ragazze farebbero volentieri parte di Esercito, Carabinieri, Aeronautica e Marina. Ma la polizia di Stato è in cima ai desideri di tutti. Ostacoli? Otto su dieci non ne vedono e sono convinte che il genere non conti nulla. Il 67% non intravede impedimenti al suo ingresso nelle Forze Armate o di Polizia, il 14% teme solamente l'impatto iniziale con un ambiente teoricamente ostile.
Ma tra i ragazzi interessati alla vita 'in divisa', ben 4 su 10 ammettono che si troverebbero in forte disagio dovendo sottostare agli ordini di un superiore femmina; per il 38% il genere non fa differenza mentre il 15% la vivrebbe addirittura meglio. Il disagio sarebbe anche quello di dare ordini a una donna e non solo riceverli, per il 45%. Anche le ragazze sarebbero in difficoltà a dover gestire un gruppo composto prevalentemente da uomini: per il 29% sarebbe difficile farsi sentire, per il 18% addirittura impossibile; solo per il 53% non ci sarebbe nessun problema. Molto più semplice, per le femmine, l'inversione dei ruoli: appena il 6% si sentirebbe a disagio nel ricevere ordini da un uomo, meglio una donna. Tutte le altre non farebbero fatica ad adeguarsi. E se al 56% cambierebbe poco o nulla essere comandata da un maschio o da una femmina, il 38% ancora considera avere un superiore uomo una cosa addirittura scontata, a cui doversi abituare.