Regione Lazio, approvato il regolamento sulla parità salariale

Regione Lazio, approvato il regolamento sulla parità salariale
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Martedì 3 Maggio 2022, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 00:58

Al via il regolamento per l’attuazione e integrazione della legge regionale del Lazio sulla parità retributiva tra i sessi, sostegno all’occupazione e all’imprenditoria femminile di qualità e valorizzazione delle competenze delle donne. Nel testo sono indicate le disposizioni relative al registro regionale per le aziende virtuose che attuano la parità salariale e le relative premialità, criteri di accesso al Fondo per il microcredito dedicato alle donne in condizioni di disagio sociale, buoni per acquisto di servizi di baby sitting e di indennizzo per l’attività di caregiver per le donne che si prendono cura di figli disabili o anziani over 65.

Ma anche criteri di genere nelle procedure di appalto, interventi a sostegno dell’imprenditoria femminile e contributi alle micro, piccole e medie imprese che assumono donne a tempo indeterminato con particolare attenzione alle donne vittime di violenza prese in carico dalla rete regionale dei cav/case rifugio o donne con disabilità. Istituita anche la “Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro” da celebrarsi, ogni anno, il 7 giugno al fine di promuovere l’educazione, l’informazione e la sensibilizzazione, su tutto il territorio regionale, in materia di discriminazione sul lavoro basata sul sesso.

«Oggi è una grande giornata per le donne della Regione Lazio. A 48 ore dalle celebrazioni della festa dei lavoratori, mettiamo in campo strumenti concreti per supportare le lavoratrici ancora estremamente penalizzate sul lavoro», dichiara Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione lavoro del Consiglio regionale del Lazio e prima firmataria della legge. «L’occupazione femminile fatica a crescere e la timida ripresa dei primi mesi dell’anno non riguarda le donne occupate nei settori più colpiti dalla flessione di fine 2021 come il turismo e i servizi».

Secondo i dati diffusi da Ministero del lavoro, Banca D’Italia e Anpal il numero di disoccupate è cresciuto nel corso dello scorso anno nonostante un trend medio – soprattutto nella seconda metà del 2021 – con quasi +50% delle persone in cerca di lavoro che ha trovato un impego. All’inizio dell’anno le donne hanno risentito della flessione nella creazione dei posti di lavoro in particolare nei comparti dei servizi, commercio e turismo in primis, che sono stati penalizzati dai timori sull’ondata di contagi ‘Omicron’.

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