Apre nelle Marche Casa Montessori, il nuovo museo dedicato alla grande pedagogista italiana

Apre nelle Marche Casa Montessori, il nuovo museo dedicato alla grande pedagogista italiana
3 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Dicembre 2021, 16:39

Educatrice, pedagogista, neuropsichiatra infantile, nata in un piccolo Comune in provincia di Ancona, tra le primissime donne a laurearsi in medicina in Italia, nel 1896, conosciuta in tutto il mondo per il suo innovativo sistema educativo, Maria Montessori non solo è stata una figura chiave nel processo di emancipazione femminile ma è diventata anche uno dei personaggi più iconici del Novecento. E a lei la città marchigiana di Chiaravalle ha dedicato un importante progetto: il museo Casa Montessori Chiaravalle, nella casa natale di Maria Montessori.

In un ambiente caratterizzato dalla presenza domestica, quotidiana, scorre la sua vicenda biografica e la sua fondamentale opera pedagogica, grazie a reperti, mappe, infografiche e programmi.In quel piccolo appartamento in piazza Mazzini 10, il 31 agosto 1870, nacque Maria Tecla Artemisia Montessori, figlia unica di Alessandro Montessori, un ispettore della locale Manifattura Tabacchi, e di Renilde Stoppani, esponente di una famiglia di piccoli proprietari terrieri.

Il concept del progetto di riqualificazione, curato da Cristiana Colli, ha previsto una serie di interventi sia sulla casa natale che sull’edificio e nelle aree condominiali, per garantire piena accessibilità. Al primo piano di un palazzo abitato e vitale – intorno negozi, luoghi di socialità e istituzioni culturali – quattro finestre e cinque stanze chiamate per nome, dialogano con lo spazio pubblico, e diventano una casa museo. La Stanza della Mappa, la Stanza del Metodo, la Stanza 3.0 – storage multimediale e lab di fruizione e produzione culturale – la Stanza di Lettura e la Stanza Verde aperta al cielo, con i bulbi dei suoi tulipani come ideale raccordo tra la terra natia e l’Olanda, terra di adozione. In esposizione pochi cimeli molto simbolici concessi dai discendenti, un sari regalato da uno studente indiano a Londra, l’housecoat che ha accompagnato tante delle sue giornate, qualche reperto di grande empatia con la famiglia originaria, il ricordo stampato per la morte di Renilde, prime edizioni di pubblicazioni essenziali. E l’immagine della leggendaria aula dalle pareti di vetro, la demonstration classroom esposta alla Panama-Pacific International Exposition di San Francisco nel 1915, un vero spettacolo dell’educazione.

Non potevano mancare le 1000 lire, stampate in due miliardi settecentoquindicimilioni ottocentocinquantamila pezzi in otto emissioni dal 1990 al 1998 presso l’Officina della Banca d’Italia di Roma. Dopo Giuseppe Verdi e Marco Polo, Maria Montessori sarà l’unica donna nella storia della Repubblica Italiana a cui sia stata dedicata una banconota come supremo riconoscimento all’ingegno e all’influenza esercitata sul suo tempo.

Il progetto ha visto la partecipazione di una articolata infrastruttura di relazioni pubblica e privata, istituzionale, locale, nazionale e internazionale. Il Comune di Chiaravalle ha promosso e guidato il processo in collaborazione con la Fondazione Chiaravalle Montessori, l’Opera Nazionale Montessori e l’Association Montessori Internationale, con Carolina Montessori, pronipote di Maria e archivista dell’AMI, in qualità di presidente onoraria del comitato scientifico e progettuale.

La vita della pedagogista (1870-1952) è stata una esistenza di pensieri, di ricerca e di opere.  Nella casa natale di Chiaravalle Maria abitò con la sua famiglia fino all’età di cinque anni, poi i Montessori si trasferirono a Roma. La casa è una costruzione di inizio Ottocento divisa in tre piani. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA