Women's Forum, Candiani: «Nell'AI 150mila posti di lavoro vuoti in Italia. Le ragazze sprecano l'occasione»

Women's Forum, Candiani: «Nell'AI 150mila posti di lavoro vuoti in Italia. Le ragazze sprecano l'occasione»
di Maria Lombardi
3 Minuti di Lettura
Martedì 19 Ottobre 2021, 16:00

Centocinquantamila posti di lavoro vuoti. «Mancano le competenze», spiega Silvia Candiani, amministratrice delegata di Microsoft Italia, intervenendo al Women' s Forum G20 Italy che si conclude oggi, 19 ottobre, a Milano. In Italia, dove contiamo una percentuale altissima di giovani disoccupati, c'è uno spreco enorme: tutte quelle occasioni di lavoro nel settore tecnologico ignorate. Uno «spreco che non possiamo permetterci», aggiunge l'ad.

«L'Intelligenza Artificiale è una grande opportunità: l'impatto per l'Italia varrebbe 17 miliardi. Non solo per il business, anche per la medicina e la sostenibilità, e per risolvere problemi che altrimenti non sarebbero risolvibili», continua Candiani. «C'è l'urgenza di avere le persone con le competenze giuste. In Italia ci sono 150mila posti di lavoro che non possono essere coperti perché non si trovano persone con la giusta formazione. E la situazione peggiorerà: i posti di lavoro nel settore tecnologico sono in aumento. Solo il 20% degli studenti ha scelto le Stem e di questi, solo il 20% sono donne. Questi sono i lavori che definiranno il modo in cui costruiremo i nuovi prodotti e servizi, tante opportunità e le donne non le stanno cogliendo» Poche ancora  le giovani che studiano e lavorano nei settori Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), In Italia solo il 17% delle donne è impegnata nel cloud computing e il 19% nell'ingegneria. Un serio problema se si pensa che il 47% dei lavori tradizionali rischia infatti di scomparire e la maggior parte di questi posti (65%) sono occupati attualmente da donne.

«L'Intelligenza artificiale è una grande opportunità ma pone però delle sfide: è come una scatola nera e, se non gestita correttamente, rafforza i pregiudizi. Ne abbiamo bisogno, ma deve essere implementata in modo responsabile. Per aiutare le persone ad essere migliori. Inclusiva e a beneficio di tutti. È importante capire dove intervenire per cambiare il bias. Oggi abbiamo gli strumenti per farlo. Non si tratta solo di combattere i pregiudizi ma anche di creare positività. Per esempio l'AI può essere un facilitatore per l'inclusione anche per le disabilità», conclude l'ad.

E sulla necessità di invogliare le ragazze agli studi Stem insiste anche Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l'Associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda, nel suo intervento al Forum. «Serve fare un salto di qualità, in modo da poter avere sempre più donne che studiano nei settori Stem: la tecnologia porterà sempre di più ad un minore impegno della risorsa del lavoro come sforzo fisico, ma questo processo trasformativo avrà bisogno di individui competenti, in grado di poter controllare le macchine monitorando che il loro utilizzo sia effettivamente sempre indirizzato al bene delle persone».

LE RACCOMANDAZIONI

La prima tra le 10 raccomandazioni che il Women's Forum invierà ai Paesi del G20 è quella di investire nella formazione Stem. «Dedicare il 3% del 15% dell'imposta globale sulle imprese, deciso dal G20 nel 2021, per investire nella parità di genere nell'istruzione Stem. È fondamentale stanziare 4,5 miliardi di dollari all'anno per almeno 10 anni per combattere gli stereotipi e attirare le ragazze nelle STEM, in ogni paese del G20». Ê necessario inoltre rendere più inclusiva anche la AI e a tal fine il Forum chiede di creare un credito d'imposta specifico per le aziende che implementano sistemi di intelligenza artificiale inclusiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA