La favola della principessa indiana, Sophia Duleep Singh suffragetta a Londra e ora eroina dei bambini

La favola della principessa indiana, Sophia Duleep Singh suffragetta a Londra e ora eroina dei bambini
di Simona Verrazzo
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Sabato 15 Gennaio 2022, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 17:06

Una vita che sembra un film, un'incredibile storia di emancipazione ed inclusione di oltre un secolo fa ma attualissima anche adesso. Tanto da essere diventata l'eroina di tanti bambini, come se fosse la principessa di una favola. Protagonista è Sophia Duleep Singh, (vera) principessa e suffragetta che si è battuta per il diritto di voto alle donne nel Regno Unito. Un'incredibile esistenza capace di dare esempio alle nuove generazioni e insegnare a bambini e bambine la ricchezza dell'inclusione e della uguaglianza.


IL CORAGGIO
Nata nel 1876 a Elveden, nella contea inglese di Suffolk, Sophia Duleep Singh è la figlia di Maharajah Duleep Singh, ultimo sovrano sikh del Punjab, costretto all'esilio quando il suo impero venne annesso dal Regno Unito all'India. Nonostante la perdita del trono paterno, Sophia è sempre vissuta mantenendo il suo rango nobiliare, tanto che la regina Vittoria fu sua madrina.
Il legame con la famiglia reale britannica fu una costante di tutta la sua vita e la sovrana le concesse un appartamento nel palazzo reale di Hampton Court. Momento di svolta della sua vita fu il secondo viaggio in India, nel 1907, il paese da cui suo padre fu espulso e con lui la sua intera famiglia. È lì, lontano dalla vita modaiola e mondana di Londra, che vide, per la prima volta, la povertà e anche quanto persero i suoi parenti decidendo di arrendersi. Sempre durante quella visita, ormai giovane donna, incontrò numerosi attivisti impegnati nella causa dell'indipendenza dell'India.
Rientrata in patria nel 1909, Sophia decide di dedicarsi alle ingiustizie e alle discriminazioni, abbracciando la causa del diritto al voto femminile. È in quegli anni che diventa una delle leader del movimento delle suffragette guidato da Emmeline Pankhurst, con cui si unì aderendo al Movimento sociale e politico delle donne.


ICONA
Fu una vera trascinatrice e un modello per i giovani di oggi, tanto che la scrittrice Sufiya Ahmed le ha dedicato un volume per bambini dal titolo La mia storia: principessa Sophia Duleep Singh. Un libro che si rivolge a bambini e adolescenti dagli 8 ai 13 anni, che da lei possono trarre ispirazione. L'idea di renderle omaggio raccontando la sua vita alle nuove generazioni è stata del museo Ancient House di Thetford, nella contea di Norfolk, fondato dal fratello Frederick Duleep Singh. «Ciascuno di noi può relazionarsi con questa giovane donna timida ma molto determinata», ha dichiarato l'autrice, spiegando quanto il suo messaggio politico e sociale sia ancora attualissimo. Ne emerge un ritratto di donna a tutto tondo, dove viene raccontata la sua vita prima come tipica donna inglese, poi come attivista impegnata sul campo pur di difendere i propri valori che «cercando di dare un significato alla propria vita».
Sempre con Emmeline Pankhurst, nel 1910, prese parte a quello tristemente noto come Venerdì nero, per la dura repressione contro un gruppo di suffragette che marciarono davanti al Parlamento di Westminster. Altra battaglia da lei abbracciata è quella contro l'eccessiva tassazione, da cui lo slogan No voto, No tassa. Anche quando non partecipava in prima persona, il suo impegno non mancava ed era solito vederla vendere il giornale La Suffragetta fuori dalla sua residenza.


LA BATTAGLIA
Dopo una lunga vita impegnata nell'affermazione dei diritti delle donne, Sophia si è spenta nel 1948, all'età di 71 anni. Di lei ci resta anche l'esempio di inclusione sociale. Ha lottato con un senso di appartenenza come donna di colore. Ma ha scelto l'Inghilterra come sua casa. Una vera combattente rivoluzionaria, se si pensa all'epoca in cui è vissuta, che non si è mai tirata indietro nella ricerca dell'uguaglianza e della giustizia. Fu anche grazie a lei che le donne del Regno Unito arrivarono a ottenere il diritto di voto.
 

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