Manifestazione a Montecitorio contro la Alienazione Parentale (Pas) ancora usata nei tribunali minorili

Manifestazione a Montecitorio contro la Alienazione Parentale (Pas) ancora usata nei tribunali minorili
di Franca Giansoldati
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Lunedì 14 Giugno 2021, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 16:23

E' l'ennesimo drammatico caso di un bambino costretto a lasciare la abitazione della mamma per essere sistemato (contro la sua volontà) in una casa famiglia a seguito di un provvedimento del Tribunale dei Minorenni. La deputata Veronica Giannone, segretaria dell'Infanzia e Adolescenza, commenta sui social cosa è accaduto in questi giorni a Perugia. Una storia analoga a quella di altre centinaia di bambini.

«Sono stati giorni pesanti da affrontare. Un bambino è stato inserito in casa famiglia contro la sua volontà, tra pianti, singhiozzi, grida e disperazione, cercando di tenersi stretto a quella mamma che, impotente, ha visto disperare il suo bambino, obbligata dal Tribunale per i minorenni di Perugia a 'consegnarlo' alla curatrice speciale, e alle forze dell'ordine e lì presenti» ha scritto la parlamentare. 

L'accusa alle mamme - alla base di provvedimenti simili - è sempre la stessa: una presunta alienazione parentale, nonostante questa teoria non sia ritenuta valida  nemmeno dalla Cassazione che di recente ha emesso un’importante ordinanza contro questa teoria psicologica molto controversa che descriverebbe la condizione di minori che hanno rifiutato uno dei due genitori a causa dell’incitamento intenzionale portato avanti dall’altro. La Pas continua però a trovare applicazione nei tribunali italiani e viene spesso invocata dai padri (spesso violenti) nelle cause di separazione e di affidamento dei figli. La Cassazione l’ha giudicata però infondata, con motivazioni molto chiare e decise.

Mercoledì pomeriggio, proprio per questa piaga nazionale, alle ore 15 ci sarà una manifestazione di protesta a Montecitorio intitolata: 'Sui bambini non si PASsa'.

Giannone commenta: «Una bambina di appena 6 anni è stata ritrovata morta in Spagna, in una borsa agganciata ad un peso, sott'acqua. Della sorellina più piccola di neanche 2 anni, ancora nessuna notizia. A togliere loro la vita il padre. Una giovane donna uccisa ieri sera dall'ex con numerose coltellate dopo una lite. Mi fermo qui, fa già male così (...) E come al solito mi chiedo: Abbiamo idea di quanto certi uomini siano pericolosi? Di quanto odio e rancore ci vomitino addosso sol perché donne? Questa è la realtà»

L’iniziativa è promossa da Cgil e Uil e vi aderiscono Articolo Uno, Casa delle Donne di Roma, Comitato Madri Unite Contro La Violenza Istituzionale, Differenza Donna Onlus, DiRe - Donne in rete contro la violenza, DonnexDiritti Network, Maison Antigone, Padri in Movimento; Rete dei Telefoni Rosa.

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