“Donne in Tech”, l'evento dell'Ambasciata di Israele per avvicinare le giovani alla tecnologia

“Donne in Tech”, l'evento dell'Ambasciata di Israele per avvicinare le giovani alla tecnologia
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Venerdì 18 Marzo 2022, 21:48 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 14:59

Ragazze, è il momento di sfidare pregiudizi e luoghi comuni e lanciarvi nella tecnologia. Un aiuto arriva da Donne in Tech”,  l’iniziativa nata dall’intuizione di Shalhevet Lev e Sarit Cohen di Amdocs, inaugurata con un evento supportato dall’Ambasciata d'Israele presso il W Rome Hotel per motivare e orientare le più giovani nei settori dell'innovazione tecnologica e della ricerca scientifica. L'obiettivo del progetto è la creazione di un forum che, con il contributo di donne leader del settore dell'high-tech, riduca il gender gap attraverso  attività di mentoring per le giovani interessate al mondo dell'innovazione e alle materie STEM, e favorisca la moltiplicazione di opportunità attraverso il networking. Una rete di professioniste, insomma, che condividendo le loro storie possano ispirare le ragazze e le donne, incoraggiarle e fornire anche conoscenze per consentire una crescita  negli ambiti tecnologici. 

«Non mi stupisce che l'Ambasciata d'Israele in Italia promuova un evento di sostegno all'ingresso delle donne nella rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo», ha detto Mara Carfagna, ministra del Sud, in un video messaggio. «Da sempre Israele è un paese attento all'empowerment femminile e sin dalla sua nascita ha fornito formidabili esempi di donne leader. La collaborazione con le vostre scienziate, con le vostre manager, con le vostre esponenti politiche può fornire all'Italia e alle italiane sostegno e ispirazione».

In Italia, ha aggiunto la ministra, è ancora diffuso lo stereotipo secondo cui le donne sarebbero inadatte agli studi scientifici e alle professioni STEM. «Tra i ragazzi che escono dalle nostre università, uno su tre ha una laurea STEM, ed è un numero già basso, per le ragazze la percentuale crolla a uno su sei. Sappiamo tutti che questo tipo di specializzazione rappresenta un fattore fondamentale per lo sviluppo economico e l'innovazione di un Paese ed è anche l'area che produrrà il maggiore incremento di innovazione nei prossimi 5-10 anni.  Il vostro impegno per le donne in tech è dunque anche il mio e sono certa che ci sarà occasione di collaborare con reciproco profitto. Abbiamo in comune, tra l'altro, un'area geografica di interesse e di intervento, il Mar Mediterraneo, che nel prossimo futuro accrescerà la sua importanza. Coltivare amicizie e progetti comuni aiuterà le ragazze, le giovani scienziati, ma anche lo sviluppo delle già ottime relazioni tra i nostri Paesi», ha detto la ministra intervendo all'evento.

GLI INTERVENTI

Smadar Shapira, Consigliere per gli Affari Pubblici dell’Ambasciata d’Israele, ha spiegato che «il capitale umano è una delle principali risorse di un piccolo Paese come il nostro.  E giacché il settore high tech  riveste un ruolo centrale nell'economia israeliana, è quanto mai fondamentale che le donne abbiano un ruolo rilevante anche in questo ambito. Diversi studi hanno dimostrato che le aziende con donne nei ruoli apicali hanno generalmente molte donne nel resto dell'organico. La presenza di donne nelle aziende genera nuove modalità di pensiero, nuove modalità gestionali, nuovi stimoli motivazionali, contribuendo così all'innovazione aziendale. Israele e l'Italia hanno somiglianze e relazioni molto strette in numerous ambiti -economico, scientifico, culturale- e i due Paesi, insieme, possono produrre un cambiamento positivo».

Miti da sfatare, in materia, ce ne sono ancora tanti. A cominciare da quello che ritiene la tecnologia noiosa. «In realtà tutto ciò che circonda l’innovazione è qualcosa di molto divertente, sia per gli uomini che per le donne, ed è anche molto legato ai giochi della nostra infanzia», ha detto Lisa Di Svevo, Presidente di SheTech. «Il mio consiglio per le giovani che vogliono intraprendere una carriera nel tech ? Cercate un role model o un mentor che, a vostro avviso, si avvicini maggiormente a ciò che volete diventare nella vostra carriera, e sforzatevi affinché sia una donna». 

 Per Liliana Fratini Passi, Direttore Generale CBI, il primo pregiudizio da superare è che «le materie STEM non siano materie da donne. L’organizzazione è uno dei principali punti di forza che le donne hanno e non ne hanno consapevolezza. Scienza, tecnolologia, ingegneria, matematica, possono davvero contribuire a far uscire le migliori competenze delle donne. Non crediamo agli stereotipi! Il mio consiglio per le giovani che vogliono intraprendere una carriera nel tech? Abbiate sempre fiducia in voi stesse, non fatevi scoraggiare dalle diversità che possono presentarsi lungo il percorso e ricordatevi che ognuna di voi ha tutti i numeri per avere successo nella vita».

«Le donne possono tutto. Non credo ci sia una competizione tra uomini e donne: c’è semplicemente una diversità di contributi che si possono apportare in termini di potenziale, talento, sensibilità. Il mio consiglio per le ragazze che vogliono intraprendere una carriera nel tech? Bisogna crederci, non snaturarsi, esser complementari, mantenere il sogno alto, e, se possibile, anche l’umanità e la sensibilità per quello che noi possiamo esprimere e sappiamo esprimere», la raccomandazione di Sabrina Sansonetti, Business Executive di Noovle ed ex Presidente di InnovaPuglia.

L'evento “Donne in Tech è stato promosso  da Amdocs, fornitore leader a livello mondiale di software e servizi per società di comunicazione e media. I partner ufficiali sono Amazon Web Services (AWS), il programma di attivazione STEM gratuito "SheTech" e l'Ambasciata di Israele in Italia.

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