Crisi come opportunità, l'iniziativa tutta al femminile per i ragazzi in situazioni di disagio sociale

Crisi come opportunità, l'iniziativa tutta al femminile per i ragazzi in situazioni di disagio sociale
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Venerdì 26 Novembre 2021, 11:17

Laboratori didattici - in Italia, Libano, Brasile e Cuba - che hanno coinvolto oltre 60mila ragazzi, di cui molti provenienti da contesti di emarginazione e disagio sociale, 8 documentari di denuncia, 4 spettacoli teatrali inseriti in progetti dedicati alle scuole e alla cittadinanza; 2 CD e raccolte musicali con il rapper Luca Caiazzo, in arte Lucariello; 3 Istituti penali per minorenni in Italia come presidi culturali; 2 cortometraggi prodotti. Sono questi alcuni dei numeri di Crisi Come Opportunità, un’associazione democratica e pluralista, senza scopo di lucro, che opera per la promozione dei diritti della persona, rivolgendosi a persone svantaggiate in Italia e nelle aree ad alta marginalità.

Fondata nel 2006, oggi l’associazione conta sull’operato di un gruppo operativo di quattro donne: Giulia Agostini, presidente; Giulia Minoli, vicepresidente; Noemi Caputo, project manager e responsabile dell’amministrazione; e Benedetta Genisio, responsabile della comunicazione. Seppur basata a Roma, negli spazi della Casa Internazionale delle Donne, si tratta di una realtà radicata nei territori attraverso laboratori didattici, grazie all’uso di strumenti innovativi come la musica, il teatro e l’audio-video, che ha potuto toccare e smuovere le coscienze su tematiche quali la legalità, l’integrazione, la cittadinanza attiva e le questione di genere.

Il nome dell’associazione, infatti, nasce per sottolineare tutte quelle opportunità che nascono dalle crisi. Crisi Come Opportunità nasce con l’intento di rendere protagonista il mondo non profit sotterraneo; da più di 10 anni si occupa di dare voce, attraverso laboratori di formazioni multimediali, a ragazzi che vivono esperienze di emarginazione, dalle favelas brasiliane agli istituti di detenzione. Crisi Come Opportunità oggi opera nelle periferie delle nostre città, nelle scuole e nelle carceri minorili. Con questo spirito nel 2012 prende vita “Il palcoscenico della legalità”, un progetto innovativo che, al tempo stesso, rappresenta un percorso formativo, uno spettacolo itinerante, una sinergia tra teatri, scuole e società civile. Un macro-progetto nazionale dove la cultura diventa lo strumento di educazione alla legalità, e che per la prima volta coinvolge le maggiori associazioni e istituzioni impegnate nell’antimafia in Italia, nel recupero della memoria delle vittime innocenti e nel sostegno delle realtà di riscatto e cambiamento.

Dal 2013 inizia il lavoro negli Istituti Penali per Minorenni di Airola (BN), di Catanzaro e di Roma attraverso laboratori di musica, teatro e sceneggiatura per indagare emozioni e vissuti dei minori ristretti, in collaborazione con le maggiori associazioni italiane che si occupano di queste tematiche e importanti artisti italiani. Dal 2020 l’organizzazione lavora concretamente nelle periferie della città di Roma attraverso percorsi di partecipazione e cittadinanza attiva, laboratori di autoimprenditorialità, organizzazione di eventi culturali e recupero urbano partecipativo con il progetto Periphery organizing in collaborazione con nove partner della città radicati sui territori di Tor Bella Monaca, Ardea e Corviale. E, dal 2019, segue il progetto “Donne come noi” con cui affronta la questione della disuguaglianza di genere e degli stereotipi con ragazzi dai 13 ai 17 anni, attraverso laboratori per insegnanti e ragazzi e l’estratto di uno spettacolo teatrale che racconta storie di donne comuni con vite esemplari.

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