Quando parla di se stessa dice di essere una “sognatrice e una combattente”. Sicuramente la battaglia cruciale che Andrea Celeste Saulo dovrà portare avanti a capo dell'OMM, l'organizzazione meteorologica mondiale, è la sfida climatica. Nata nel 1964 in Argentina Saulo è la prima donna votata da tutti i paesi a guidare questa struttura scientifica che è destinata ad avere un ruolo sempre più importante. «In questi tempi in cui le disuguaglianze e i cambiamenti climatici sono le maggiori minacce globali, l'OMM deve contribuire a rafforzare i servizi meteorologici e idrologici per proteggere le popolazioni e le loro economie, fornendo servizi tempestivi ed efficaci e sistemi di allerta precoce», ha dichiarato dopo la sua elezione.
«La mia ambizione è quella di guidare l'OMM verso uno scenario in cui la voce di tutti i membri sia ascoltata in egual misura, dando priorità a quelli più vulnerabili e in cui le azioni intraprese siano allineate con le esigenze e le peculiarità di ciascuno di essi» ha aggiunto. Per anni ha lavorato ad un progetto internazionale per creare un database meteorologico sul clima. «Le nostre società sono esposte a fenomeni mai sperimentati prima. Al di là di tutti gli sforzi compiuti dalla comunità scientifica attraverso l'IPCC e i suoi rapporti, non ci sono prove evidenti di una diminuzione delle emissioni di gas serra. È difficile essere ottimisti e penso che dobbiamo rafforzare il nostro impegno a lavorare sodo su questo tema».
La missione è di contribuire a diminuire le emissioni di gas serra. «Si tratta di uno sforzo che non può essere compiuto da un solo settore, ma è necessario che gli scienziati lavorino insieme alla società civile e ai politici per trasmettere un messaggio chiaro e assumersi la responsabilità conseguente».
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