Chica Loca, al via la terza edizione del rally al femminile: «Così noi motocicliste superiamo i pregiudizi»

Chica Loca, al via la terza edizione del rally al femminile: «Così noi motocicliste superiamo i pregiudizi»
di Maria Lombardi
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Sabato 2 Ottobre 2021, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 19:36

Chica Loca, pazzerelle sì, ma soprattutto affamate di avventura e libertà. Quel tanto che basta per attraversare in moto deserti e sentieri sperduti, guidare fino a 9 ore sotto il sole sfidando polvere e imprevisti, dormire sotto le stelle, fare la doccia con una bottiglia da un litro e mezzo d'acqua. Ragazze, donne e mamme fuoristrada, motocicliste appassionate di Enduro che tornano a sfidarsi per la terza edizione del motorally. Dopo il Marocco e l'Oman, adesso ci sono i 1.050 chilometri della Sardegna da percorrere in sei tappe. Partenza domani da Olbia e arrivo l'8 a Capo Coda Cavallo, si attraversa la Barbagia e si arriva al mare.
Tra le 23 motocicliste off-road selezionate per il rally Chica Loca di quest'anno ci sono: una dietologa, un medico, estetiste e manager, una mamma di cinque figli, esperte di marketing, over50. Gareggiano in team o da sole. Hanno superato una selezione per poter sbarcare in Sardegna con tute e casco, sono partite in cento e tante si sono perse per strada. Sono arrivate da tutta Italia, per due week-end hanno affrontato le prove. E poi gli allenamenti, la preparazione, gli stage per partecipare in sicurezza. Fatica e sudore. Non ci si improvvisa Chica Loca, ma esserlo è una gioia, giura Vittoria Dami, milanese di 29 anni, fotografa ed executive producer, tra le ideatrici della sfida amatoriale, da poco mamma di Achille e per questo seguirà le colleghe da lontano.

GLI OSTACOLI
«Quando scopri di poter superare ostacoli che immaginavi insuperabili, quando ti metti alla prova e vai oltre i tuoi limiti, allora capisci di aver fatto qualcosa di straordinario e che niente ti farà più paura nella vita quotidiana. Io la chiamo moto-stima». Le Enduro, «un metro di misura per sentirsi speciali».
Ma chi l'ha detto che è roba da uomini? «È stata sempre considerata - continua Vittoria - una sfida tutta al maschile. Noi ci misuriamo con qualcosa di davvero tosto, in uno spazio occupato finora esclusivamente dai maschi. Scoprire che anche noi potevamo farcela è stata una grande conquista. La moto in questo senso ti dà forza, potenza e coraggio, per me è diventato uno strumento fondamentale, direi terapeutico, per superare ansia, insicurezze e paure. Sali in sella e tieni la testa concentrata unicamente sulla guida, pensi solo a non farti male e niente altro».


I VIAGGI
Tutto è cominciato con i viaggi avventurosi solo per motocicliste organizzati dall'agenzia di Enrica Perego, ex atleta, campionessa di motorally di Casanova Lerrone, in provincia di Savona. «Ci siamo conosciute e dopo qualche viaggio tra ragazze in luoghi esotici è nata l'idea del rally», racconta Vittoria. «Quando lei ha pensato alla sfida off-road riservata esclusivamente a un pubblico femminile, abbiamo subito messo assieme le nostre forze per dare vita a questo progetto su due ruote». 2018 Marocco, 2020 Oman, ora Sardegna
Vince la motocavalcata chi segue più fedelmente possibile la traccia sul gps. «Chica Loca è un'avventura il cui obiettivo principale è navigare in moto su percorsi sterrati», spiega Enrica, 53 anni, che si occupa tra l'altro di corsi di Enduro femminili. «Una formula innovativa, rivoluzionaria che mette sullo stesso livello quelle che vanno benissimo e quelle che non vanno per niente. Non è una gara di velocità e bravura: vince chi naviga meglio e quindi può vincere anche la casalinga di 56 anni. Partecipano donne di tutte le età, anche mamme e figlie. Le motocicliste sono accudite e assistite da un team di meccanici, accompagnate nei punti più pericolosi. Tutto avviene in sicurezza. Come ex pilota di rally, la gara più bella della mia vita l'ho fatta in Sardegna, spero di replicare con altrettanta bellezza e offrire questa magnifica isola alle partecipanti».
Enrica è arrivata alle moto dopo essere stata costretta ad abbandonare la pallavolo. «Ho dovuto lasciare per un grave problema di salute. Pensavo che il tempo fosse finito, ho scelto allora la moto per fare quello che avevo sempre tenuto nel cassetto dei sogni. E da lì in avanti ho cominciato a viaggiare, a correre e a vincere». Tre volte campionessa italiana di motorally (2000, 2004, 2005), vincitrice nel 1998 della Montes de Cuenca (Madrid), Coppa del mondo di rally, e nel 2008 del Rally des Papillons di Tunisia, categoria moto.


LA SELEZIONE
E ora Chica Loca. «Durante la selezione - spiega Vittoria - vengono fatte prove di guida per la sicurezza delle partecipanti, per assicurarsi che sono in grado di affrontare quei tracciati. Non sono difficili, un appassionato di fuoristrada può tranquillamente percorrerli. Ogni giorni si fa tappa in un luogo diverso. La sfida è anche quella di adattarsi alle situazioni più difficili. In Oman siamo state sei giorni senza fare la doccia, avevamo solo un litro e mezzo di acqua per lavarci, dormivano nelle tende. È stata dura, per tutte, ma abbiamo visto paesaggi pazzeschi e vissuto incredibili emozioni».
Chica Loca, lei e tutte le altre, che «amano la moto, la libertà, l'avventura. Disposte ad accettare la sfida e a vedere fino a dove sei in grado di arrivare».

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