«Con il calcio femminile e la Linkem Arena valorizziamo Tor Bella Monaca e creiamo lavoro per le donne»

«Con il calcio femminile e la Linkem Arena valorizziamo Tor Bella Monaca e creiamo lavoro per le donne»
di Maria Lombardi
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Martedì 27 Luglio 2021, 22:26 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 02:53

Il calcio e le donne, Tor Bella Monaca ricomincia da qui. Si chiama Res Roma VIII la nuova scommessa per il quartiere, una storia che riparte e può davvero essere, questa volta, una rinascita. Ruoterà intorno al centro sportivo Linkem Arena che ospiterà  il campionato, la scuola calcio per i bambini, le mostre, gli eventi, le degustazioni e i corsi di formazioni al femminile. «Un progetto che nasce per Roma e nasce donna», spiega Francesco Sortino, Chief Marketing Officer di Linkem, operatore 5G leader in Italia nel settore della banda ultralarga wireless«Abbiamo deciso di stringere un rapporto di collaborazione con la squadra femminile di calcio che non è una sponsorizzazione tradizionale, la nostra volontà è quella di accompagnare, promuovere e valorizzare tutti i progetti che ruotano intorno al campionato e allo sport».

Il nome della squadra viene da lontano. «Res Roma VIII è la dicitura di quest'anno, ma la Res Roma è stata una squadra storica nello sport femminile», continua Sortino. «Dal nulla è riuscita ad arrivare in serie A e a rimanerci per otto anni, in parallelo con la primavera ha vinto per 3 anni di seguito lo scudetto. Tre anni fa la squadra cedette il titolo sportivo alla As Roma,  ma lo staff tecnico ha deciso di ripartire da zero, quindi dalla serie D. Le giocatrici hanno vinto il campionato e sono arrivate in serie C. Come Linkem abbiamo espresso la volontà di sostenere la  Res Roma VIII e promuovere un progetto tutto a trazione femminile che si snoda in tre direttrici».  

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C'è il versante tecnico sportivo. «Vogliamo rilanciare la squadra storica. Abbiamo l'ambizione di tornare ad essere il terzo polo del calcio femminile romano, questa è una squadra nativamente femminile, non derivata delle squadre maschili come è nel caso della serie A. Stiamo facendo calcio mercato per attirare ragazze promettenti». Accanto a questo c'è il progetto sociale. «Puntiamo a creare intorno alla squadra un polo di inclusione e rilancio del territorio tutto al femminile: questa squadra si allena e gioca in un centro sportivo di Tor Bella Monaca che si chianerà Linkem Arena e diventerà un centro polifunzionale che ospiterà progetti di inclusione e promozione sociale all’insegna della gender equality rivolti a giovani e famiglie». Mostre, scuola calcio per bambini e bambine, iniziative culturali, degustazioni e corsi. «La scuola calcio coinvolgerà più di 100 famiglie e daremo priorità a quelle che si trovano in una situazione di disagio. Cercheremo di attivare iniziative di turismo femminile sportivo, dando l'opportunità ad altre squadre di visitare Roma. Organizzeremo corsi di formazione al femminile integrando la formazione manageriale con l'esperienza sportiva del gioco di squadra».

La terza e ultima direttrice è la valorizzazione del lavoro femminile e la creazione di nuove occasioni per le donne del quartiere, già sono 20 le persone coinvolte, tra allenatrici, preparatrici e addette alla segreteria. «Linkem ha da sempre una particolare attenzione al mondo femminile, la maggioranza delle persone impiegate in azienda è rappresentato da donne, il 52%, e di queste il 35% è mamma. Noi incoraggiamo questa scelta e siamo vicini alle colleghe: da tre anni abbiamo creato un bonus che viene dato a tutte le neo mamme».

Dal 2019 a ogni dipendente che diventa mamma viene dato un bonus di 1000 euro,  i neo papà possono chiedere, entro il compimento del primo anno di vita del bambino, 10 giorni di permesso retribuito al 100% dall’azienda che si sommano a quelli previsti dalla legge. Da alcuni anni Linkem ha avviato una partnership con MAAM (Maternity as a Master) il programma formativo studiato per madri e padri lavoratori con bambini da 0 a 3 anni che consente di trasformare l'esperienza della maternità in un’opportunità per sviluppare competenze soft come l’intelligenza emotiva, la leadership e la capacità di ascolto e di guida, da mettere poi in campo anche nella vita professionale.

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