ROMA - Sta facendo scandalo a New York una mostra fotografica di immagini di vita domestica d'ignari abitanti di un condominio, ripresi con il teleobiettivo da un dirimpettaio. I vicini, la mostra del fotografo Arne Svenson alla Julie Saul Gallery, nasconde i volti dei protagonisti delle immagini, ma ritrae le persone nel loro quotidiano: un uomo addormentato, una donna inginocciata a pulire per terra, due uomini seduti in accappatoio bianco con le gambe nude, una donna su una sedia a dondolo con un orsacchiotto in braccio.
Il precedente illustre. Svenson, un po' come James Stuart in «Finestra sul cortile» di Hitchcock, ha scattato le foto dal suo studio, al primo piano di un complesso di alti palazzi in Greenwich street a Tribeca. Paragonandosi ad un ornitologo che cattura le immagini di uccelli in volo, il fotografo afferma che per i suoi soggetti «non esiste privacy, recitano davanti ad uno schermo trasparente su un palcoscenico da loro creato dalle tende aperte». Non la pensano così tutti i protagonisti delle foto, i cui originali vengono venduti per migliaia di dollari. «Sono turbato perché molti bambini vivono nel palazzo, ho dei bambini piccoli» - ha affermato Clifford Finn, citato da Nbcnews.com -«sono certo che vi sono molte immagini che non abbiamo visto e questa è una grande preoccupazione per tutti».