«Umberto II gay? Volgari pettegolezzi»: Emanuele Filiberto in difesa del nonno

Emanuele Filiberto di Savoia
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Venerdì 17 Agosto 2012, 18:53 - Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 21:02
ROMA - Emanuele Filiberto dichiara guerra agli storici che a pi riprese tacciano di omosessualit suo nonno Umberto II senza fondamento . Ultimo in ordine di tempo il Dictionnaire des Chefs d'Etat homosexuels ou bisexuels - Dizionario dei Capi di Stato Omosessuali o Bisessuali che colloca Umberto II di Savoia fra gli omosessuali illustri, da Federico il Grande a Riccardo Cuor di Leone, da Enrico III fino ad Alessandro Magno, di prossima ristampa in Francia e nei paesi francofoni, presso l'editore Bèziers H&O.



Lo ha annunciato, in occasione dell'ultima puntata del programma KlausCondicio, condotto da Klaus Davi, su You Tube. «Chiederò il sequestro del volume e un maxi risarcimento danni perché infanga la memoria di mio nonno con volgarissimi pettegolezzi», ha annunciato nel corso della puntata precisando «con la famiglia stiamo valutando anche una maxi querela per diffamazione.» «Proprio perché sono a favore delle unioni gay - precisa nel corso della puntata - e contro le discriminazioni sessuali, devolverò interamente alla lotta contro l'omofobia e all'Arci Gay la cifra che la mia famiglia eventualmente otterrà in seguito alla vittoria del contenzioso», ha dichiarato Emanuele Filiberto.



«Il fatto che mi ha lasciato veramente di stucco -puntualizza - non è tanto il dubbio insinuato circa il reale orientamento sessuale di mio nonno, anche perché la mia stima verso di lui rimarrebbe immutata, quanto la totale falsificazione dei dati storici. Nel libro si dice tra l'altro che anche Mussolini era a conoscenza dell'omosessualità di Umberto II e che, per questo, lo faceva seguire e intercettare telefonicamente. Questa cosa mi è stata confermata da mia nonna, ma il vero motivo era un altro: il Duce temeva l'influenza del re e della regina e aveva paura che facessero amicizia con gli antifascisti. L'autore del dizionario poi parla addirittura di un presunto flirt di mio nonno con Luchino Visconti, che a sua volta lo avrebbe quasi confessato pubblicamente nella sua autobiografia. Io posso dire con convinzione che sono delle calunnie vergognose!».
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