Walter Siti vince il Premio Strega 2013 con "Resistere non serve a niente"

Walter Siti, vincitore del Premio Strega 2013
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Venerdì 5 Luglio 2013, 00:26 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 17:18
ROMA - Vince il Premio Strega 2013 con un grande vantaggio Walter Siti con il suo 'Resistere non serve a niente' (Rizzoli). La cerimonia si tenuta ieri nello splendido scenario al Ninfeo di Villa Giulia a Roma.

Su 460 aventi diritto hanno votato in 412. Siti si è imposto sugli altri scrittori con oltre 160 voti seguito da Alessandro Perissinotto con 'Le colpe dei padri' (Pm). Seguono poi Paolo Di Paolo con 'Mandami tanta vita' (Feltrinelli) e Romana Petri con 'Figli dello stesso padre' (Longanesi). Ultima Simona Sparaco con 'Nessuno sa di noi' (Giunti).



Grande assente al Ninfeo il nuovo sindaco di Roma Ignazio Marino, presente invece l'ex sindaco Gianni Alemanno, che è venuto a votare e poi si è seduto al tavolo della casa editrice Pm (Gruppo Mondadori). Vicino al tavolo Rizzoli anche l'ex sindaco Francesco Rutelli, abbronzatissimo, con la moglie Barbara Palombelli. Al tavolo Rcs, Paolo Mieli, Cesare Romiti e a quello della Longanesi il presidente amministratore delegato del gruppo Gems, Stefano Mauri e Giacomo Marramao. Grande assente, nonostante quest'anno abbia un suo autore in cinquina, Inge Feltrinelli che ha sempre animato con la sua presenza le serate del Premio Strega. Tra i tavoli a salutare gli amici anche Stefano Rodotà e Antonio Padellaro.



Walter Siti, il vincitore, poco prima dell'apertura dello spoglio aveva sottolineato: «Mi sono dato perdente già da ieri. È una bella tattica per restare tranquillo. Un esercizio zen. Tutto quello che viene è in più. Ho pregato fin dall'inizio il mio editore di non informarmi e di tenermi fuori dai meccanismi del premio perchè mi rendeva ansioso». Mentre Romana Petri già in passato in cinquina dello Strega sottolinea che «questo non è un premio per donne nè giovani nè vecchie. È dura, fate il calcolo: considerate il numero degli Strega e vedrete quante donne hanno vinto. È anche un premio dove non si cambia quasi mai l'editore vincente». Difende invece lo Strega lo scrittore Francesco Piccolo che i rumors degli ultimi giorni davano già per vincitore dell'edizione 2014 dello Strega, che ironizza: «Se mi danno quest'anno il premio sono contento. Sto lavorando al nuovo libro ma non vuol dire nulla. Sono sempre stato tra quelli che non criticano l'atmosfera dello Strega, è come andare ad una grande festa».



Dacia Maraini, seduta al tavolo Rizzoli, critica invece la presenza della tv, dove stasera è partita da poco in diretta su Raiuno (alle 23.30) la messa in onda del rush finale condotta da Antonio Caprarica. «Mi piaceva quando era più semplice e casalingo. Comunque vengo a vedere alcuni amici e a votare», dice la Maraini. Spaesato Paolo Di Paolo che considera comunque la serata la «realizzazione di quando ero bambino. Lo Strega si può criticare in molti modi ma chi vuole fare lo scrittore in Italia sogna di far parte di questa competizione». Perissinotto se lo vive invece «con molto gusto. È un'attesa che dura da vent'anni. Cerco di non aspettarmi nulla». Infine, la Sparaco si augura «di non arrivare ultima. Comunque è già una vittoria trovarmi tra i cinque e aver pubblicato questo libro difficile che è tra i più venduti dei cinque libri in cinquina con 80-90mila copie in cinque mesi. È già un grande successo».
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