“Le parole che sono importanti”: un vocabolario della solidarietà per riscoprire l'anima del linguaggio

Face & Book
di Carmine Castoro
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Lunedì 17 Febbraio 2014, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 19:37
Se c’ una cosa che contraddistingue in maniera spietata, amorfa, violenta il mondo in cui viviamo , senz’ombra di dubbio, il disprezzo delle parole, la loro perdita di significato, il disinteresse che troppo spesso proviamo verso un tipo di comunicazione che non sia leggiadra e istintiva come quella delle immagini, ma pi meditata, pi rispettosa, pi empatica.

Le parole hanno un’anima, una memoria, radici antiche, applicazioni discontinue, forse, soggette a trame storiche, ma il fenomeno a cui assistiamo drammaticamente oggi è lo scavalcarle, l’usarle con automatismo sragionato, il prosciugarle nella loro linfa vitale e millenaria. E allora, conseguentemente, soffriamo nel non capirci, nel vedere prevalere l’indifferenza, le frasi fatte e i cliché.



Amore, bisogno, egoismo, sopravvivere, fatica, gesto, cura: sono parole che corrono un rischio, quello di restare confinate al terzo settore, rinchiuse nella prosa delle richieste di finanziamento, o in quella delle presentazioni alla stampa. Invece sono parole vive, forti, importanti. Parole che ispirano migliaia di persone ogni giorno a dare volontariamente ad altri il proprio tempo e la propria energia, senza chiedere soldi in cambio. Parole che risuonano in ognuno, e che in ognuno fanno nascere immagini e riflessioni diverse.



Enel Cuore e Feltrinelli hanno collaborato per dare vita a questo inconsueto vocabolario della solidarietà, in cui le parole sono raccolte dalle voci dei volontari e le definizioni sono racconti, suggestioni, pensieri di narratori, persone del mondo dello spettacolo e dello sport, studiosi e fumettisti. Brevi improvvisazioni che liberano i significati e le idee preconfezionati e restituiscono uno sguardo nuovo, fresco, sulle parole che sono importanti. Un vocabolario della solidarietà che diventa un vero e proprio “vocabolario della salvezza del linguaggio” tout court, potremmo dire, contro lo strapotere del sistema mediatico che rema nettamente contro.



Enel Cuore nasce nel 2003 dalla volontà di Enel e rappresenta una delle prime esperienze italiane di corporate foundation. L’associazione, autonoma e senza scopo di lucro, costruisce e sostiene iniziative sociali insieme al terzo settore nell’ambito dell’assistenza sociale, della salute, dell’educazione e dello sport, osservando i bisogni sociali emergenti e partendo dall’ascolto delle persone, delle famiglie e delle comunità. Insieme ad associazioni, cooperative e Ong, in questi dieci anni, Enel Cuore ha realizzato 576 progetti in tutta Europa (in particolare in Italia, Romania, Slovacchia, Russia) e in America Latina.



Gli autori Andrea Antonello, Ilaria Bernardini, Mauro Berruto, Claudio Bisio, Luca e Alessandro Blengino, Eugenio Borgna, Mario Brunello, Vinicio Capossela, Paola Caridi, Alessandro Carrera, Ivana Castoldi, Massimo Cirri, Samantha Cristoforetti, Elettra Dallimore Mallaby, Enrico Deaglio, Erri De Luca, Ilvo Diamanti, Paolo di Paolo, Oscar Farinetti, Simona Forti, Nicola Gardini, Paolo Giordano, Martino Gozzi, Emiliano Gucci, Kadi Koita, Alessandro Leogrande, Gad Lerner, Andrea Lo Cicero, Marco Marzano, Paola Mastrocola, Giovanni Montanaro, Gabriele Romagnoli, Rocco Ronchi, Chiara Saraceno, Richard Sennett, Salvatore Settis, Simona Sparaco, Gabriella Turnaturi, Gabriele Vacis, Stefano Valenti, Nicla Vassallo, Grazia Verasani, Valentina Vezzali, Simone Weil.



Autori vari “Le parole che sono importanti” (Feltrinelli, pagg. 120, euro 12)
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