Smoking gun, quando la pistola fumante diventa prova di colpevolezza

Smoking gun, quando la pistola fumante diventa prova di colpevolezza
di Antonella Distante*
1 Minuto di Lettura
Martedì 7 Maggio 2013, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 10:22
ROMA - Questa settimana esaminiamo l’espressione smoking gun che letteralmente vuol dire ‘pistola fumante’ ma che in effetti sta ad intendere ‘prova incontrovertibile di colpevolezza’, comunemente utilizzata in campo investigativo. L’immagine dell’arma che ha appena fatto fuoco e da cui fuoriesce ancora il fumo rappresenta un dato inconfutabile: mette in evidenza chi l’ha usata per compiere un determinato fatto. Tale espressione utilizzata gi nei romanzi di Conan Doyle alla fine dell’ ottocento, ove il leggendario Sherlock Holmes era alle prese con una “smoking pistol” .



Con il tempo la parola pistol è stata sostituita dal termine gun. E’ tornata in auge negli Stati Uniti, in particolare, durante gli anni settanta con lo scandalo Watergate ove l’espressione smoking gun si è rafforzata nel significato di prova incontrovertibile di colpevolezza. In campo internazionale, alla vigilia della seconda guerra del Golfo, l’espressione smoking gun viene utilizzata per indicare la prova che giustifica l’intervento militare contro il dittatore iracheno Saddam Hussein, in relazione alla presunta presenza di armi di distruzione di massa in Iraq.



*Docente ed esperta di Inglese per Scopi Speciali
© RIPRODUZIONE RISERVATA