"Fixers collective", l'arte di riparare oggetti risparmiando e tutelando l'ambiente

"Fixers collective", l'arte di riparare oggetti risparmiando e tutelando l'ambiente
di Antonella Distante*
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Martedì 15 Ottobre 2013, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 15:09
La parola che esaminiamo fixers collective un’espressione composta dalla parola fixer che corrisponde a ‘chi ripara, aggiusta cose’ e collective che rappresenta il concetto di ‘attività collettiva’. Nell’insieme indica una tendenza sviluppatasi a livello sociale negli Stati Uniti negli ultimi anni che si è diffusa in particolare con lo scopo di favorire la riparazione di oggetti che altrimenti sarebbero destinati all’eliminazione e relativo smaltimento. Questo meccanismo comporta un risparmio economico e anche una maggiore tutela dell’ambiente per ciò che attiene ad esempio il c.d. e-waste ossia lo smaltimento di materiale elettronico.



I fixers si riuniscono periodicamente e si scambiano idee, anche attraverso la rete, su come effettuare le loro riparazioni, la collaborazione permette loro di acquisire le competenze necessarie per ottenere risultati soddisfacenti. Il tentativo è quello di contrastare la tendenza diffusa a liberarsi di cose senza aver tentato di ripristinarne la funzionalità originaria.



*docente ed esperta di Inglese per Scopi Speciali



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