L'Accademia d'Egitto con la cultura sfida la crisi

L'Accademia d'Egitto con la cultura sfida la crisi
di Elena Panarella
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Giovedì 10 Ottobre 2013, 19:37 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 20:47

E’ sotto gli occhi di tutti il delicato momento che l’Egitto - come altri Paesi della sponda sud del Mediterraneo - sta attraversando in questi giorni. E nessuno pu sapere l’esito di questa traversata nel deserto, ma il cammino iniziato e la macchina del movimento si messa in moto. Un movimento che vede l’Accademia d’Egitto a Roma puntare ora pi che mai sul ruolo della cultura. E “Venti contrari… E’ tempo per la cultura” è il leit motiv della nuova stagione culturale dell’Accademia egiziana che la direttrice, la professoressa Gihane Zaki, inaugura questa sera sotto gli auspici del Ministro della cultura, Mohamed Saber Arab. Insieme alla professoressa Zaki, ospiti alla conferenza d’apertura l’ambasciatore della Repubblica Araba d’Egitto in Italia, Amr Helmy, lo scrittore Youssef El Kaied, il poeta Sayed Hegab e la professoressa dell’Università di Roma “La Sapienza”, Isabella Camera d’Afflitto.

Durante l’incontro si parlerà del ruolo della cultura intesa come “grimaldello” contro l’estremismo, la povertà, l’ignoranza, l’ingiustizia, la strumentalizzazione e l’abuso di potere. Protagonisti e testimoni diretti, preziosi per poter capire quello che sta succedendo in Egitto. Considerato il “figlio” letterario di Naguib Mahfouz, lo scrittore Yousef El Qaied si interessa da sempre di descrivere l’ambiente rurale egiziano. Conosce dal di dentro la natura e la storia del suo Paese. Nel 2008 ha vinto il Premio Nazionale al merito della letteratura. Sayyed Hageb è considerato uno dei più grandi poeti di dialetto egiziano. Ha pubblicato un importante numero di raccolte di poesie che sono state poi recitate da grandi cantanti di tutto il mondo. Ha ottenuto il premio internazionale “Kafavis” alla carriera e il premio nazionale al merito nel 2013.

LE VIGNETTE DI OKASHA

Alla conferenza seguirà l’inaugurazione di due mostre: quella delle vignette del disegnatore satirico Amr Okasha e quella delle foto della collezione privata del fotografo Roberto Lucignani. Per la prima volta in Italia, il caricaturista egiziano espone in Accademia 40 vignette in cui ironizza tra l’altro sulla Fratellanza, su al Qaeda, sullo sfruttamento, sul terrorismo, sulla povertà, sulla violenza, sul maschilismo. Le sue vignette satiriche sono state riprese da media internazionali come l’Associated Press, la Bbc e The Economist. La nuova stagione è tutta dedicata al ruolo che la cultura può avere per superare i venti contrari che soffiano in questo momento. Altra storia questa rispetto ai casi di alcuni giornali che con le vignette «offesero milioni di musulmani». A partire da quello danese Jyllands-Posten. Nel 2005 il quotidiano pubblicò una serie di vignette che provocarono l'ira del mondo islamico. Proteste in tutto il mondo e un boicottaggio molto diffuso dei prodotti del Paese. Finita qui? Neanche per sogno. A pochi mesi di distanza, i primi di gennaio, un estremista somalo ha cercato di uccidere uno degli autori dei disegni: Kurt Westergaard. Tanti i casi fino a quello italiano: una vignetta stampata su una maglietta che l'allora ministro Calderoli decise di sfoderare durante un'intervista al Tg1 il 17 febbraio 2006. Nella notte centinaia di persone andarono all'assalto del consolato italiano a Bengasi. Oggi però non ci sono offese: è la cultura che parla.

LE NOVITA' DELL'ACCADEMIA

E un’aria nuova si respira con la direttrice Zaki la prima donna a dirigere la prestigiosa istituzione egiziana dopo ben tredici direttori uomini, la prima ad essere un’egittologa e la prima ad aver vinto un concorso per questo ruolo. Tante le novità introdotte in Accademia: le lezioni di egittologia, di storia dell’arte, i workshop con i bambini, le proiezioni cinematografiche e i salotti culturali. Quest’anno poi c’è stata la prima cooperazione tra l’Accademia d’Egitto e i Musei Vaticani. Per la prima volta l’Accademia ha organizzato insieme ai Musei Vaticani la prima conferenza internazionale sui sarcofagi presenti nella collezione egittologica ai musei vaticani. Una collaborazione che ha visto lavorare insieme la professoressa Gihane Zaki con il direttore dei Musei, Antonio Paolucci entrambi convinti che la cultura genera bellezza e che la bellezza genera l’incontro.

SCAMBI CULTURALI

Oltre ai Musei Vaticani, l’Accademia ha collaborazioni e scambi culturali anche con altre istituzioni italiane e internazionali, quali l’Iccrom, l’Accademia di Belle Arti, la Facoltà di Architettura della Sapienza, associazioni culturali private e gallerie, con cui si instaurano di volta in volta nuove collaborazioni. L’Accademia d’Egitto a Roma è un polo culturale di importanza unica in Europa, e tra le diciassette Accademie, è l’unica a portare in Italia la cultura araba e africana. Un'istituzione che ha avuto da sempre lo scopo di diffondere non soltanto la cultura e l’arte egiziana a Roma e in Italia, ma anche il ruolo di testimoniare le tappe di una cooperazione leggendaria tra l’Italia e l’Egitto, rafforzando quelle relazioni che da tempo uniscono i due Paesi.

Preziosa anche la biblioteca che vanta una lunga storia e che è nata per soddisfare le esigenze degli studenti borsisti che venivano dall’Egitto a studiare l’arte italiana. Contiene circa 10 mila volumi, tra arte, architettura, archeologia e letteratura, Tra i libri rari e di pregio possiamo citare l’edizione del 1802 del “Voyage dans la Basse et la Haute Egypte”, diario ed incisione di Vivant Denon, realizzate durante la campagna in Egitto del Bonapoarte, o ancora “Dell’anatomia”, un volume sui manoscritti di Leonardo Da Vinci della Reale Biblioteca di Windsor, preceduti da uno studio di Mathias-Duval e pubblicati da Teodoro Sabachnikoff a Parigi nel 1898. La Biblioteca possiede anche molti testi in arabo, tra riviste e monografie.

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