CHI ACCELERA
Per meglio comprendere i presupposti sui quali si basa la proposta lanciata da Landi, occorre fare un passo indietro. Lo scorso mese di gennaio, a quasi quattro anni dal decreto di scioglimento di tutte le comunità montane e la contemporanea decadenza dei loro organismi di gestione, la Regione ha nominato i commissari straordinari di liquidazione di tali enti. Una procedura che rappresenta l'ultimo e definitivo passo dell'applicazione della legge regionale di stabilità del 2017, nella quale si deliberava l'abolizione delle comunità montane e la loro trasformazione in Unione dei comuni montani. «Già il processo di costituzione dell'Unita dei comuni dice il sindaco di Tolfa - ci è apparso come un'occasione da non perdere per i benefici che porterebbe a entrambe le cittadine. Non esisterebbe, in tal caso, nessun bisogno di sciogliere i due consigli comunali e andare a nuove elezioni perché resterebbero in carica entrambe le giunte con i rispettivi sindaci e assessori, ma si comincerebbero a perseguire obiettivi comuni. Ci sarebbero anche vantaggi sul piano economico, perché per 10 anni si andrebbero a recuperare buona parte dei contributi persi per i tagli operati dalla Regione che, solo per Tolfa, ammontano a circa un milione di euro. Inoltre potrebbero diminuire i costi sostenuti per il personale dipendente. Abbiamo discusso della questione in un primo incontro sabato scorso con Pasquini e io mi sono spinto oltre, arrivando ad auspicare, in un futuro prossimo, la costituzione di un ente municipale che avrebbe una vastissima territorialità tanto da divenire il comune più esteso d'Italia».
E CHI FRENA
Eventualità che, giuridicamente, dovrebbe prima passare per l'indizione di un referendum popolare il cui esito, al momento, appare incerto. Nessuna contrarietà a priori, ma per il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini, la fusione dovrebbe essere frutto di un processo di crescita e basarsi sulla condivisione reali di intenti e progetti. Un forte sentimento di identità sociale e un po' di sano campanilismo, per ammissione dello stesso Pasquini esistono, ma non sono questi i veri motivi per i quali si è preferito rimandare ogni decisione in merito. «Prima di divenire un unico comune spiega il sindaco di Allumiere - cominciamo con l'unificare i vari settori della pubblica amministrazione, a partire dagli uffici comunali, creando un solo responsabile del servizio tecnico e demografico e un unico comando di Polizia locale. Fino a oggi, invece, non è stato ancora possibile creare neppure un solo gruppo di Protezione civile».
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