Unire i comuni di Tolfa e Allumiere? Landi dice sì, Pasquini scettico `

Il territorio dei Monti della Tolfa
di Monica Martini
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Giovedì 27 Febbraio 2020, 11:31
Fusione tra i comuni di Tolfa e Allumiere e nascita di un unico ente locale? Un'ipotesi suggestiva e fattibile dopo la recente e definitiva soppressione della comunità montane cui appartenevano le due cittadine collinari, proposta da un entusiasta sindaco di Tolfa Luigi Landi, ma che, almeno per ora, viene accolta con freddezza dal suo omologo di Allumiere Antonio Pasquini. Due visioni divergenti che, per inciso, non minano però gli ottimi rapporti che intercorrono tra le amministrazioni dei due centri confinanti, tanto più che entrambi, insieme a Cerveteri e Santa Marinella hanno aderito al patto territoriale dell'Etruria Meridionale conquistando anche il titolo di Città della cultura del Lazio 2020.
CHI ACCELERA
Per meglio comprendere i presupposti sui quali si basa la proposta lanciata da Landi, occorre fare un passo indietro. Lo scorso mese di gennaio, a quasi quattro anni dal decreto di scioglimento di tutte le comunità montane e la contemporanea decadenza dei loro organismi di gestione, la Regione ha nominato i commissari straordinari di liquidazione di tali enti. Una procedura che rappresenta l'ultimo e definitivo passo dell'applicazione della legge regionale di stabilità del 2017, nella quale si deliberava l'abolizione delle comunità montane e la loro trasformazione in Unione dei comuni montani. «Già il processo di costituzione dell'Unita dei comuni dice il sindaco di Tolfa - ci è apparso come un'occasione da non perdere per i benefici che porterebbe a entrambe le cittadine. Non esisterebbe, in tal caso, nessun bisogno di sciogliere i due consigli comunali e andare a nuove elezioni perché resterebbero in carica entrambe le giunte con i rispettivi sindaci e assessori, ma si comincerebbero a perseguire obiettivi comuni. Ci sarebbero anche vantaggi sul piano economico, perché per 10 anni si andrebbero a recuperare buona parte dei contributi persi per i tagli operati dalla Regione che, solo per Tolfa, ammontano a circa un milione di euro. Inoltre potrebbero diminuire i costi sostenuti per il personale dipendente. Abbiamo discusso della questione in un primo incontro sabato scorso con Pasquini e io mi sono spinto oltre, arrivando ad auspicare, in un futuro prossimo, la costituzione di un ente municipale che avrebbe una vastissima territorialità tanto da divenire il comune più esteso d'Italia».
E CHI FRENA
Eventualità che, giuridicamente, dovrebbe prima passare per l'indizione di un referendum popolare il cui esito, al momento, appare incerto. Nessuna contrarietà a priori, ma per il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini, la fusione dovrebbe essere frutto di un processo di crescita e basarsi sulla condivisione reali di intenti e progetti. Un forte sentimento di identità sociale e un po' di sano campanilismo, per ammissione dello stesso Pasquini esistono, ma non sono questi i veri motivi per i quali si è preferito rimandare ogni decisione in merito. «Prima di divenire un unico comune spiega il sindaco di Allumiere - cominciamo con l'unificare i vari settori della pubblica amministrazione, a partire dagli uffici comunali, creando un solo responsabile del servizio tecnico e demografico e un unico comando di Polizia locale. Fino a oggi, invece, non è stato ancora possibile creare neppure un solo gruppo di Protezione civile».
 
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