Civitavecchia, subito una task force per il rilancio

Civitavecchia, subito una task force per il rilancio
di Pierluigi Cascianelli
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Giovedì 9 Aprile 2020, 11:06
Task force sul rilancio economico e tanta solidarietà. Si è svolto ieri il primo consiglio comunale online della storia di Civitavecchia. Una video conferenza allargata ai consiglieri di maggioranza e opposizione, sindaco e assessori. Alla fine è andata, anche se a volte il wifi ha fatto le bizze. Fra i punti salienti della seduta la proposta del capogruppo della Lega, Antonio Giammusso: «Pensiamo a creare una task force anche sulla ripresa economica della nostra città. La crisi sarà pesantissima, bisogna iniziare ad agire ora». Un appello accolto anche dal capogruppo del Pd, Marco Piendibene che però precisa: «Bisognerà capire quale rubinetto dell'economia riaprire per primo e per farlo bisogna coinvolgere profili che abbiano competenze in materia».
È stato approvato il Piano di razionalizzazione ordinaria delle Partecipazioni. Il Comune mantiene tutte le quote percentuali rispetto alle partecipate, Csp compresa. Principi di polemica fra il vice sindaco Massimiliano Grasso e il capogruppo M5S, Daniela Lucernoni. «Fateci sapere i numeri precisi del disavanzo e cosa volete fare», ha detto la pentastellata. «Il buco finanziario l'avete creato voi e per i dati ufficiali bisogna aspettare l'approvazione del bilancio dell'azienda», ha replicato Grasso. Il sindaco Ernesto Tedesco ha annunciato gli aiuti di Msc e Conad: «Li ringrazio a nome del Comune. Abbiamo ricevuto quasi 20 mila chili di generi alimentari che saranno distribuiti alle famiglie bisognose tramite le onlus del territorio». «E l'Enel?» ha chiesto il consigliere di Onda Popolare, Patrizio Scilipoti. «Ci ha donato 200 mila euro, metà vanno ad integrare il Fondo di solidarietà, gli altri li abbiamo destinati all'Ospedale», ha risposto l'esponente della Lista Tedesco, Barbara La Rosa. Piccole bagarre alla fine, prima sull'aumento, dal 7% al 10,60% dell'aliquota Imu per gli immobili da canone concordato, poi sulla fuga dei consiglieri di maggioranza (ad esempio Lt e FdI) al momento della votazione sulla questione Italcementi.
 
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