Civitavecchia, ristoratori e istituzioni insieme per il rilancio

Un tavolo vuoto con la candela: così i ristoratori hanno protestato anche a Civitavecchia martedì (Foto Giobbi)
di Vincenzo sori
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Giovedì 30 Aprile 2020, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 19:14
Alleggerimento del carico fiscale su alcuni tributi come Tari e Tosap; estensione delle aree di occupazione di suolo pubblico fino al 50% delle aree già autorizzate; istituzione di Ztl temporanee finalizzate alla riattivazione di circuiti economici virtuosi; proroga delle concessioni demaniali e comunali relative a chioschi e stabilimenti balneari. Sono le misure di intervento che gli esercenti della ristorazione e dell'ospitalità chiedono con maggiore urgenza all'amministrazione comunale a fronte dei mancati ricavi e delle incertezze sul futuro legate alla pandemia da Covid-19. Meccanismi di sostegno capaci di incidere sul conto economico della singola impresa, con immediatezza e senza lungaggini burocratiche («Perché bisogna intervenire sui costi fissi, altrimenti è la fine»), ai quali si aggiungono però misure più di slancio come l'istituzione di una city card intercomunale, sistemi di premialità per le imprese locali nelle assegnazioni a evidenza pubblica e interventi di carattere politico come la mediazione nella gestione dei contratti di locazione e un trasferimento più efficace delle istanze che vengono dal basso ai livelli sovraordinati.
LA COMMISSIONE
Le idee (tante) sono dunque sul tavolo così come le chiavi dei locali di ristoranti, pub e pizzerie che ieri all'aula Pucci sono state simbolicamente consegnate nelle mani dell'amministrazione comunale ed è così che il pacchetto di misure straordinarie Commercio Covid-19 potrà tradursi in un documento di indirizzo a valle della valutazione tecnico-politica delle istanze dei commercianti che verranno formalmente ricevute in audizione nel corso della prossima commissione Commercio, in programma martedì 5 maggio alle 9,30 al Pincio. Ma la situazione è molto complessa e chiama in causa interessi diversi. Da una parte ci sono gli esercenti che, da marzo, hanno visto ridurre i propri fatturati in misure prossime al 90-95% (l'apporto delle consegne a domicilio ha un peso esiguo sui volumi complessivi); dall'altra ci sono l'emergenza sanitaria e la paura di una recrudescenza dei contagi. Infine c'è l'ente che non può rischiare di generare danni erariali. «Ma visto che a breve dovremo approvare un bilancio ha detto il sindaco Ernesto Tedesco vedremo se ci sono i margini per fare qualcosa di concreto. La mera solidarietà è giusta ma serve a poco e siccome le istanze del commercio sono le istanze di tutti, il Comune non vuole e non deve tirarsi indietro. Sono convinto che per quanto riguarda metrature e aspetti logistici, l'intervento dell'amministrazione ci sarà sicuramente».
COME ATTUTIRE LE PERDITE
Gli esercenti però chiedono soprattutto misure in grado di incidere sui costi fissi (ammortizzandoli). «Cercheremo di trovare gli equilibri corretti, al fine di compensare il mancato o ridotto gettito delle imposte», così l'assessore Claudia Pescatori, che ha poi aggiunto: «Lavoreremo sulla bozza di nuovo regolamento del commercio, sul quale oggi pesano istanze e situazioni assolutamente inaspettate fino a due mesi fa. L'amministrazione comunale farà di tutto per trovare e applicare dei meccanismi di ristoro delle perdite subìte e allo stesso tempo continuerà a chiedere a gran forza al Governo di aprire dei canali di credito efficaci e immediati affinché il Comune non sia condannato al default finanziario».
ANCHE LA PISANA IN CAMPO
Evidente il ribaltamento delle richieste fra i vari livelli, che oggi appare in tutta la sua complessità. La presenza ieri alla Pucci della presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio, Marietta Tidei, è stata da questo punto di vista un segnale. «Le 42mila domande per il bando Pronto Cassa varato dalla giunta Zingaretti saranno erogate a stretto giro (i 10mila euro a tasso zero per piccole e medie imprese, partite Iva, consorzi e reti di imprese, ndc) ha detto . A breve verranno indetti altri bandi per nuove forme di sostegno. Ben venga l'idea di raddoppiare le aree esterne delle attività commerciali, così come quella di usare piazze e zone come la Marina per compensare chi non può allargarsi. Inoltre continuiamo a fare pressioni sulla Soprintendenza per limare un approccio conservativo che spesso risulta totalmente bloccante per moltissime situazioni»
 
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