In primo grado, col processo tenutosi con la formula del rito abbreviato, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Civitavecchia condannò Michele Siena a 11 anni, Manuele Bianchi a 10, Emanuela Ciocci a 6 anni e Antonella Porricelli a 8. Le accuse nei loro confronti sono quelle di sequestro di persona a scopo di estorsione. I fatti risalgono alla notte tra il 22 e 23 febbraio 2018. Fu la madre del minore che, preoccupata dal mancato rientro a casa del figlio, chiamò la polizia dopo avere tentato di contattare telefonicamente il ragazzo. Al cellulare, secondo la ricostruzione accusatoria, rispose uno dei sequestratori. Disse che il ragazzo aveva acquistato dell'hashish per 6 mila euro senza pagare e che pretendevano il pagamento della somma per rilasciarlo. La polizia suggerì di avviare una finta trattativa, culminata con un appuntamento per lo scambio nel parcheggio di fronte all'ospedale San Paolo. Ma invece del denaro, i rapitori trovarono gli agenti del commissariato di viale della Vittoria, nascosti in alcune auto parcheggiate ed altri nei pressi. Uno di loro era nascosto all'interno dell'auto della madre del giovane. Appena i sequestratori scesero dalla propria auto, scattò il blitz, perfettamente organizzato e coordinato dall'allora dirigente del commissariato Nicola Regna.
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