Civitavecchia, pressing sul Governo: «Il traffico crociere deve ripartire subito» `

Le navi "parcheggiate" lungo la banchina crocieristica al porto di Civitavecchia
di Cristina Gazzellini
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Giovedì 23 Luglio 2020, 14:36
Armatori e compagnie scalpitano in attesa che dal Governo arrivi l'atteso via libera per far ripartire le crociere ferme ormai dal mese di marzo. Msc e Costa, che da mesi hanno scelto Civitavecchia per la sosta inoperosa di sei delle proprie navi (alcune delle quali saranno le prime a ripartire per tour nel Mediterraneo) hanno adeguato i protocolli di sicurezza e modificato gli itinerari e sono pronte a riprendere il largo.
SETTORE IN PROFONDA CRISI
Ma intanto a sollecitare una decisione da parte di Palazzo Ghigi sono anche le associazioni di categoria e i presidenti delle Adsp. La Asamar Lazio, l'associazione delle agenzie marittime della regione, rilancia l'invito proveniente da Costa Crociere e Msc. «Durante il lockdown, il mercato crocieristico si è completamente fermato. Far ripartire una nave affermano - significherebbe far ripartire tutta la filiera, agenzie marittime comprese. Il turismo è stato uno dei settori più colpiti dal lockdown: prima del Covid contribuiva, con oltre 230 miliardi di euro, al 13% del Pil e al 15% della forza lavoro italiana. Pur capendo la prudenza con la quale ill Governo desidera affrontare il tema - prosegue Asamar che sollecita i rappresentanti politici locali - è necessario che il decreto contenente le linee guida per la ripartenza delle crociere in Italia sia firmato al più presto perché, come hanno ribadito le compagnie crocieristiche, dal momento in cui il decreto sarà firmato dal Governo, saranno necessari 30 giorni per rendere operative le navi. Proprio questa ripresa parziale delle crociere in agosto potrebbe dare speranza alle agenzie marittime, a fornitori locali, compagnie di bus, ncc, alberghi, provveditori navali, agenzie di viaggi, doganalisti, guide e accompagnatori turistici».
L'SOS DI MONTI E DI MAJO
A scendere in campo è stato ieri anche il presidente dell'Adsp di Palermo ed ex numero uno di Molo Vespucci Pasqualino Monti, che ha scritto al ministro alla Salute Roberto Speranza. «Ulteriori rinvii - afferma - annienterebbero la stagione crocieristica 2020, posticipando alla primavera del 2021 la ripresa di un mercato che sarà condannato a subire danni, diretti e indotti, insanabili». Monti esorta la riapertura graduale delle crociere, «sulla base di un protocollo messo a punto dalle compagnie in collaborazione con il Mit che prevede l'adozione di una serie di misure in grado di garantire la sicurezza e la salute di passeggeri e marittimi in ogni fase operativa della crociera». E a sottolineare la necessità di ripartire con le crociere per il porto di Civitavecchia è stato anche il presidente dell'Authority locale Francesco Maria di Majo. «Nel nostro porto le navi Costa e Msc sono parcheggiate da mesi e la necessità che possano ripartire in tempi brevissimi si fa sempre più urgente. Il porto ha lavorato e si sta attrezzando per affrontare al meglio la ripartenza in sicurezza e nel rispetto delle indicazioni dei Ministeri competenti. Il porto, l'indotto, e il territorio - afferma di Majo - che facevano affidamento sui circa 2,7 milioni di crocieristi tra transiti e turn around, hanno già sofferto a causa del blocco di un traffico così vitale. Non mancherò di ribadire in tutte le sedi istituzionali, l'importanza che il traffico crocieristico riprenda il prima possibile. Oggi non c'è alcun motivo di sollevare allarmi ingiustificati. Un ulteriore prolungamento del fermo, a mio avviso, non sarebbe giustificato. Tanto più che altri Paesi, come per esempio la Germania, hanno già riavviato il traffico».
 
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