Milena, studentessa di Civitavecchia, si laurea in tailleur e pantofole: 110 e lode

Milena, studentessa di Civitavecchia, si laurea in tailleur e pantofole: 110 e lode
di Cristina Gazzellini
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Giovedì 26 Marzo 2020, 11:16
Centodieci e lode e i complimenti dei professori. È andata così la prima tesi di laurea discussa in videoconferenza a Civitavecchia. A meritare il riconoscimento la studentessa Milena Rocchetti, da lunedì dottoressa a pieni voti in odontoiatria e protesi dentarie, che come promesso alla vigilia ha discusso la tesi in tailleur beige e pantofole. «Ve lo avevo detto che l'unica gioia era quella di poter evitare di indossare le scarpe col tacco, belle ma scomode. Però ho voluto dare un tocco di classe al mio abbigliamento scherza Milena e ho abbinato le ciabatte alla camicetta, entrambi neri. Abbigliamento a parte è andata alla grande, il collegamento con google meat ha funzionato benissimo e ha dato modo a noi ragazzi di illustrare i nostri elaborati e ai professori di fare domande e interloquire. Il momento più emozionante è stato quando dopo qualche minuto la commissione si è ricollegata e ha detto il voto. Lì sono scese le lacrime e non solo a me, ai miei genitori e a mia sorella che erano in salotto ad assistere, ma anche ai miei amici che hanno seguito la discussione in collegamento skipe. Altra soddisfazione è stato nel primo pomeriggio ricevere le mail dei professori che si complimentavano con me per la tesi e il metodo di discussione». Niente festa all'università ovviamente anche se i professori hanno assicurato che non appena sarà rientrata l'emergenza Coronavirus ci sarà una cerimonia per la proclamazione e la consegua degli attestati. E in quella occasione Milena, che era la laureanda con la media più alta, leggerà per tutti il giuramento di Ippocrate. «A casa però abbiamo festeggiato, avevamo ordinato una torta e messo in frigo lo champagne. Poi papà ha fatto le fettuccine in casa, quelle delle grandi occasioni». Non sono mancati la corona e il bouquet. «La corona l'abbiamo fatto con l'alloro che cresce nel giardino di casa. Per i fiori mamma ha realizzato un bel mazzetto usandone di finti. Me era tutto bellissimo, come il ricordo che avrò sempre di quella giornata».
 
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