Civitavecchia, l'Inps accelera sui bonus ma c'è chi ancora attende marzo

La sede Inps
di Vincenzo Sori
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Domenica 24 Maggio 2020, 12:00
Sussidi al reddito, Inps sta erogando il Bonus 600 euro di aprile, ma c'è ancora chi sta aspettando marzo. E non sono pochi. Per la Direzione metropolitana di Roma dell'Istituto, le richieste inevase al 20 maggio su Civitavecchia sono solo 4 (su un totale di 7823 domande), ma fonti interne all'agenzia di via Canova assicurano che le pratiche non definite siano ancora un centinaio. Alcune sono in lavorazione, altre respinte per mancanza di requisiti. In ogni caso ammonta a quasi 4 milioni e 700mila euro il trasferimento in favore di lavoratori autonomi, operai agricoli a tempo determinato, professionisti titolari di partita Iva, lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo. Una cifra notevole, se considerata come impatto complessivo territoriale ma che invece, declinata nella prospettiva del singolo e nel contesto di emergenza, rivela i contorni di una misura insufficiente.
TEMPI PIÙ RAPIDI
«Quello che possiamo dire è che dal prossimo aggiornamento, anche per Civitavecchia, potremo disaggregare il dato relativo alle domande di marzo da quello relativo ai bonus di aprile», assicurano dall'Inps. Proprio giovedì, l'Istituto ha annunciato l'inizio dei pagamenti della seconda rata delle indennità dell'era Covid-19. Gli accrediti sono stati effettuati tra giovedì e venerdì su conti correnti e carte dotate di Iban dei beneficiari. Il vero pay-day dovrebbe essere però domani. «Allo scopo di favorire la tempestività di liquidazione della seconda rata dell'indennità, l'ente sta utilizzando gli stessi canali di erogazione del primo bonus di marzo». Che infatti a chi ne ha già usufruito arriva in automatico, senza dover rigenerare la domanda. «Spero di non dover aspettare tutto il tempo del primo bonus dice Stefano, titolare di un'impresa di pulizie . E' vero, 600 euro sono pochi, ma comunque fanno comodo».
I NUOVI PERCETTORI
E mentre qualcuno in città ha già ricevuto l'accredito («sono arrivati sul conto giovedì sera», annuncia Luca, imprenditore nel settore automotive), c'è anche chi, fra i lavoratori dello spettacolo, accoglie con favore l'allargamento della platea introdotto dal Dl Rilancio. «L'indennità la prendono tutti coloro che nel 2019 hanno avuto almeno 7 giornate assicurate e un reddito inferiore a 35mila euro spiega Alessandro, attore . Io sono tra quelli, per fortuna. Il meccanismo ora è più inclusivo, anche se continua a restare fuori tanto sommerso». «Sono giorni che sto dietro all'Inps scrive sui social Mara -. Oggi mi rispondono tramite Pec che, in base alle informazioni presenti sul loro archivio, non ho i requisiti di legge. Vado nella mia area riservata per vedere la motivazione del diniego e lì risulta che la domanda è in attesa di esito». «La mia domanda è passata oggi dopo 2 mesi di attesa racconta Riccardo . Quando ho visto i soldi sul conto corrente non sapevo se ridere o piangere. Aspettare 60 giorni per avere un sussidio di 600 euro, mi sembra surreale».
 
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