LE CRITICITÀ
Nel giro di un'ora, comunque, la situazione è tornata alla normalità ma per i civitavecchiesi, assidui frequentatori del lido di Sant'Agostino, è stata una domenica bestiale e sulle loro pagine facebook, indignati, hanno postato video e foto del caos che si era creato. «La sosta è a pagamento - ha detto il civitavecchiese Massimo Verzilli - ma mancano controlli e servizi e quanto accaduto domenica ne è la prova. Non ci sono servizi, neppure le strisce a terra e chiunque parcheggia come vuole, non ci sono colonnine antincendio ne controlli per disciplinare il traffico. Non capisco perché dover continuare a pagare». E dello stesso parere anche un altro bagnante che, alla luce di quanto accaduto, ha chiesto al sindaco di Tarquinia di intervenire. «Non basta far pagare il parcheggio - ha detto Davide Capitani - bisogna assicurare i servizi». Come si ricorderà, lo scorso anno in piena stagione, il sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, con un'ordinanza trasformò l'area adiacente agli stabilimenti di Sant'Agostino da sosta libera a parcheggio a pagamento adducendo come motivazione il caos, e la violazione continua delle norme di sicurezza stradale, che soprattutto nei week end si veniva a creare nella zona. Il provvedimento era stato fortemente osteggiato sia dai gestori degli stabilimenti che dai bagnanti stessi, principalmente civitavecchiesi, che non gradirono il balzello e si appellarono al sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco che subito incontrò il collega etrusco. L'accordo a cui arrivarono i due fu di mantenere il pagamento della sosta, a un euro all'ora, con l'impegno che per la stagione successiva sarebbero stati eseguiti lavori di sistemazione della strada e dell'area stessa. Lavori che sarebbero dovuti partire proprio lo scorso autunno. Ma dell'intervento neppure l'ombra e i disagi si moltiplicano.
Giulia Amato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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