Civitavecchia, il virus mette in ginocchio alberghi e B&B

Civitavecchia, il virus mette in ginocchio alberghi e B&B
di cristina gazzellini
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Domenica 8 Marzo 2020, 10:08
«Ogni mattina apriamo la mail e troviamo nuove richieste di cancellazioni. Ormai abbiamo paura di accendere il pc». E' drammatica la situazione di albergatori e gestori di bed&breakfast, case famiglia e guest house a Civitavecchia e nel comprensorio. L'allarme Coronavirus ha messo in ginocchio l'intero comparto. E poco conta che in città non si sia al momento registrato nessun caso di Covid-19 e che l'intera zona non sia rossa. Le disdette, soprattutto dai viaggiatori, arrivano quotidianamente. E sono tante, troppe. «Siamo con l'acqua alla gola spiega Alessandro Mellini, titolare di una guest house, tipologia che prevede almeno 6 stanze da letto con servizio di colazione, in corso Centocelle e portavoce della categoria il lavoro nelle ultime settimane si è praticamente azzerato. Le disdette hanno toccato per alcuni di noi anche il 90%. Ma la cosa ancor più preoccupante è che non sono state cancellate le prenotazioni solo nel breve periodo, ma anche quelle di maggio o dell'estate. Ieri addirittura dei clienti che avevano prenotato per ottobre, mi hanno comunicato che non verranno».
La maggior parte delle disdette arriva da clienti americani e canadesi, i primi ad aver risentito dell'allarme Coronavirus. Ma negli ultimi giorni anche australiani, europei e perfino italiani hanno cominciato a cancellare le prenotazioni. «Le nostre attività prosegue Mellini - lavorano anche con militari e trasfertisti, molti dei quali provengono dal nord Italia e ovviamente non possono venire. Annullate anche le stanze che in genere vengono fissate per eventi sportivi. Un esempio: il week end di Pasqua a Civitavecchia doveva esserci l'annuale appuntamento allo Stadio del nuoto con il Calcaterra Challenger. Un torneo di pallanuoto che ogni anno porta in città centinaia di giovani atleti, spesso accompagnati dalle famiglie e che ci fa registrare in quei giorni il tutto esaurito. Ma anche quello è stato annullato».
E la situazione negli alberghi non è certo migliore. Tante disdette anche in quelle strutture che lavorano con i croceristi che dormono in città attendendo le coincidenze dei voli. «Siamo intorno all'80% - spiegano da Confcommercio ma il dato è destinato a crescere. La Pasqua ormai è saltata, ma la preoccupazione è grande in vista della stagione estiva per la quale le cancellazioni sono all'ordine del giorno». «I gestori del Sunbay Park Hotel prosegue Mellini stanno valutando addirittura se aprire per la prossima stagione. Non hanno più prenotazioni e debbono pagare l'affitto ai proprietari della struttura. Quello degli affitti è un problema anche per la nostra categoria: molti gestiscono b&b e guest house come affittuari e non proprietari. Poi ci sono le bollette, le tasse e così via. La situazione è davvero preoccupante». Una boccata d'ossigeno arriverà con la proroga delle scadenze delle imposte comunali decisa dal sindaco Ernesto Tedesco. «Un grande aiuto commenta la categoria ma da solo non basta, servono provvedimenti governativi, per ora previsti solo per le zone rosse. Capiamo che al nord, specie in Lombardia e Veneto, la situazione sia drammatica, ma il turismo nelle ultime settimane si è azzerato anche qui. I colleghi romani sono con l'acqua alla gola, noi li seguiamo a ruota». Apprezzata anche la proposta del deputato Alessandro Battilocchio di aprire subito un tavolo per affrontare l'emergenza legata al settore delle ricettività turistica.
 
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