L'incontro nasce dalla decisione di indire lo stato d'agitazione deliberato lo scorso 10 maggio dall'Organismo gongressuale forense, a cui hanno aderito tutti gli Ordini dell'avvocatura italiani. «Ho parlato della problematica con il presidente del Tribunale, Giuseppe Vigorito ha detto il presidente dell'Ordine locale, Paolo Mastrandrea e c'è una disponibilità a valutare eventuali accorgimenti che possano far riprendere l'attività. Ci sono invece più difficoltà per la Procura, per due ordini di motivi. Secondo il procuratore Andrea Vardaro, il primo è dovuto al fatto che c'è un ingresso alla palazzina della Procura anche dall'interno del Tribunale e questo potrebbe causare un via vai di persone, il secondo è che gli uffici sia dei pm che delle cancellerie della Procura sono di dimensioni più ridotte e dunque non è certo che si possa rispettare il distanziamento». Ma il coro degli avvocati è stato unanime, nel chiedere che devono essere lo stesso Tribunale e la Procura a trovare le soluzioni, ma certo la giustizia non può rischiare di restare al palo fino a settembre prossimo. Al sit-in è intervenuto anche il sindaco Ernesto Tedesco, peraltro avvocato anche lui che, pur non essendo il problema di competenza comunale, ha dato la propria disponibilità a fornire qualunque tipo di contributo per far riprendere l'attività giudiziaria.
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