Il TolfArte non tradisce neppure da resiliente: spettacoli tutti di qualità e da godere

Lo spettacolo di acrobatica di eventi verticali è stato il clou di questa edizione di TolfArte (Foto Luciano Giobbi)
di Andrea Benedetti Michelamngeli
3 Minuti di Lettura
Domenica 9 Agosto 2020, 11:11
Resilienza culturale. E' la parola d'ordine di TolfArte 2020. E a giudicare dalla prima serata, quella di venerdì, del menu principale del Festival delle arti, quest'anno diviso in due tranche (l'anteprima c'era stata nello scorso week end), l'operazione è più che riuscita. Perché non soltanto organizzatori (la neonata associazione TolfArte) e l'amministrazione comunale sono stati capaci di resistere, proponendo una kermesse contro tutte le limitazioni imposte dalle norme anti Covid, ma hanno offerto una manifestazione che è anche speranza, rilancio, visione. Futuro, insomma.
IL CLOU
La prima serata della seconda fase di TolfArte 2020 è stata inevitabilmente caratterizzata da eVenti verticali, lo spettacolo di acrobatica in piazza Vittorio Veneto che si annunciava come la principale attrazione di questa edizione numero 16 del Festival. Il fatto è che gli spettatori affezionati della kermesse avevano ancora negli occhi le evoluzioni dei Sonics un anno fa e superare quell'impatto non era semplice. Invece, questa associazione di artisti nata in Sardegna 14 anni fa, ci è riuscita. Uno spettacolo più breve, ma decisamente più adrenalinico. Quattro ragazze - a volte astronaute, a volte donne ragno - che volteggiano leggiadre su una parete con quattro grandi fori, appesa a una gru (concessa per il secondo anno di fila gratuitamente dall'imprenditore Domenico Cavallaro), che una volta elevata diventa totalmente verticale, arrampicandosi fino a 50 metri di altezza. E lì le artiste volteggiano, si superano l'un l'altra quasi fossero in assenza di gravità, proprio come astronaute che hanno appena conquistato la luna, poi si lanciano, ballano, si sporgono, si prendono per mano, si lasciano, si gettano nel vuoto (ovviamente in sicurezza) come fossero delle spider women. Il tutto con la parete mossa, alzata e abbassata con dei cavi da terra da due conduttori dello spettacolo che di tanto in tanto vanno a raggiungere le ragazze in aria. Il finale è mozzafiato, con una delle quattro protagoniste che, stavolta senza protezione, offre qualche minuto di emozionante acrobatica con tessuto. Circa mezzora col naso all'insù per gli spettatori che ha davvero aperto come meglio non sarebbe stato possibile il festival.
DIVERTIMENTO PER TUTTI I GUSTI
Prima e dopo, tanto altro. Le ruote magiche di Mr Dyvinetz, al secolo Francisco Rojas, ex performer del Cirque du Soleil, eccellente acrobata e abilissimo showman capace di coinvolgere i bambini, primo ospite di TolfArte nel 2005, come ha ricordato orgogliosamente, ringraziando l'organizzazione per questa nuova opportunità in tempi di magra per il mondo dell'arte; la simpatica Pink Mary; la musica impegnata del profondo Sud di Peppe Voltarelli, chansonnier giramondo, che ha fatto di incontri e collaborazioni con artisti in tutte le parti del globo il suo tratto caratteristico, oltre ad aver vinto per due volte la prestigiosa Targa Tenco. E ancora i divertenti giochi del Dottor Stok; i concerti di Rosario Le Piane alla Rocca (annullato a causa del vento lo spettacolo di fuoco di Dely De Marzo) e di Alice Paba al Polo culturale; i godibilissimi intermezzi musicali degli scatenati Lestofunky, con Piccola Grande Aurora a scortarli sui trampoli.
TRACCIA PROFONDA
Un TolfArte resiliente, dunque. Rispettoso delle regole restrittive, tanto da rinunciare a bancarelle di artigianato artistico e street food. Ma un TolfArte mai solo sulla difensiva, capace di proporre e sorprendere nel solco della sua tradizione. Un investimento sulla cultura, che come hanno sottolineato Francesca Ciaralli, neo presidente dell'associazione TolfArte, e soprattutto il sindaco Luigi Landi, non solo non va disperso, ma merita di essere implementato. «Dico al sindaco che verrà dopo di me - ha affermato Landi, al suo ultimo Festival da primo cittadino, visto che il secondo mandato è in scadenza e non potrà ricandidarsi e dopo aver ringraziato l'ormai ex assessore alla Cultura Cristiano Dionisi, anima della kermesse per 9 anni - di continuare a credere e a far crescere questa manifestazione. Quindici anni fa, quando questo sogno iniziò, nessuno immaginava che potessimo raggiungere questi livelli. Ora, invece, la magia di TolfArte è una splendida realtà. Non disperdiamola». Parole da sottoscrivere.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA