I metalmeccanici del Porto tornano a chiedere garanzie sul loro futuro

sit in dei metalmeccanici ex Privilege davanti alla sede dellì'Autorità portuale di Civitavecchia
di Giulia Amato
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Giovedì 12 Dicembre 2019, 18:02
Continua la protesta dei metalmeccanici disoccupati del porto di Civitavecchia che questa mattina sono tornati a radunarsi fuori della sede dell'Autorità Portuale per chiedere garanzie sulla loro ricollocazione e sul futuro che attende l'ex cantiere Privilege. Il segretario generale dell'Authority, Roberta Macii, nel corso del sit in ha incotrato il segretario Fiom/Cgil Giuseppe Casafina, al quale ha annunciato di aver convocato per la prossima settimana i rappresentanti della società Royalton, la holding maltese che ha acquistato all'asta lo scafo del P430 e i magazzini annessi in località Mattonara, per cercare di concludere l'accordo. Ma nel frattempo i metalmeccanici, rimasti senza ammortizzatori sociali, chiedono subito di essere occupati.
<Per il momento su questa questione la segretaria - ha detto Casafina - ha detto di non poter garantire lavoro e a fronte di questo noi chiediamo con forza che venga inserita la clausola della salvaguardia del lavoro nei prossimi capitolati di gara. Attraverso il rispetto di questa norma si potrà garantire occupazione al territorio>.
A dare solidarietà alla categoria anche il sindaco Ernesto Tedesco che ha detto ai disoccupati: <Domani incontrerò il presidente dell'Authority di Majo e cercherò di capire la situazione, ma soprattutto gli ricorderò l'impegno sottoscritto dal Comitato portuale per la ricollocazione delle maestranze ex Privilege e spero di darvi buone notizie al più presto>.
Sull'edizione cartacea di domani de "Il Messaggero" un ampio servizio. 
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